Colli Aniene – Dove sono i controlli e i provvedimenti sulla sicurezza?
Dopo l’incidente di ieri 11 marzo 2024 su viale Sacco e Vanzetti, si è aperto un dibattito sui gruppi social di quartiere tra chi vuole una maggiore sicurezza e chi vuole essere libero di correre anche sulle strade residenziali. È il terzo investimento in meno di sei mesi sullo stesso viale, anche se questa volta la dinamica appare differente. Da alcune notizie riportate da altri media, l’anziano stava inseguendo il suo cane sulla strada e, probabilmente, non si è accorto del veicolo che sopraggiungeva. Ma questo cambia di poco i termini della questione “Sicurezza Stradale”.
Per prima cosa, riteniamo che strade che attraversano un quartiere residenziale, dove sono posti circa dieci edifici scolastici, non possono essere classificate come strade a scorrimento veloce. Le statistiche ci dicono, che se si attraversa un abitato alla velocità di oltre 50 km orari la possibilità di mortalità in caso di impatto supera il 50% e scende a meno del 10% sotto i 30 chilometri orari.
Quindi abbassare il limite di velocità delle strade, a nostro parere, è il primo provvedimento da attuare o quantomeno mettere i controlli per non superare quello attuale dei 50 kmh. Ma, i controlli da parte della polizia locale sul territorio sono essenziali perché costituiscono un deterrente contro chi pensa che le strade di un quartiere siano un autodromo dove non esistono diritti dei pedoni.
Attraversare sulle strisce pedonali a Colli Aniene è un rischio continuo. Nessuno si ferma a dare la precedenza alle persone, ci sono tanti ragazzi che girano a piedi nel quartiere e almeno loro andrebbero tutelati. Oggi, dopo la disgrazia di ieri, abbiamo notato la presenza di alcune pattuglie delle forze dell’ordine, ma vi anticipiamo che dureranno poco. Da sempre, questo quartiere ha visto pochissimi controlli del territorio, soprattutto da parte della polizia locale.
Poi c’è l’attesa dei provvedimenti da parte dell’Amministrazione Capitolina per rendere più sicure le nostre strade. Tanti incontri, tanti sopralluoghi, tante promesse e niente fatti… almeno per ora. Niente zone trenta, niente bande rumorose, niente rilevatori di velocità, niente telecamere, niente dossi, nessun controllo, nulla di nulla. Qualcuno vorrebbe l’ennesima manifestazione in strada, che abbiamo già fatto in coincidenza con l’investimento precedente senza alcun risultato. È deprimente constatarlo, ma per chi ci amministra, la vita umana sembra valere proprio poco.
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In attesa di attraversamenti rialzati sulle strade con più rischio, vanno tenute attraverso una regolare manutenzione, ben visibili le strisce pedonali adottando anche paline illuminate come quelle adottate nelle vicinanze di edifici scolastici. Ovviamente non ultimo la velocità