Comunità ebraica di Roma: Chiesto lo Stop pro Palestina indetto per il 27 Gennaio 2024

'Marcia antisemita in Giorno della memoria, ferita della Shoah si riapre'

La Comunità ebraica di Roma ha chiesto lo stop per il corteo pro Palestina del 27 Gennaio 2024. La ragione è semplice: la data coincide con il Giorno della Memoria, una ricorrenza per commemorare le vittime dell’Olocausto che vale per tutto il mondo. Quella manifestazione, ha affermato il presidente Victor Fadlun, “sarebbe una sconfitta per tutti. Non capiamo come sia stato possibile concedere l’autorizzazione in una ricorrenza che è internazionale, per di più nel contesto del 7 ottobre, massacro antisemita come non se ne vedevano dai tempi del nazismo. Alle istituzioni, nazionali e locali, chiediamo di impedire questa vergogna”.

Cosa ha detto la Comunità ebraica di Roma nello specifico:

“Alle istituzioni, nazionali e locali, chiediamo di impedire questa vergogna”, ha proseguito Fadlun, perché “sarebbe una sconfitta per tutti”. Per il presidente della Comunità ebraica di Roma è “inspiegabile” l’autorizzazione anche “per le possibili conseguenze sull’ordine pubblico” e la sicurezza di Roma “e per la ferita della Shoah che si riapre facendo sanguinare il cuore di ogni ebreo”.

L’annuncio del corteo pro Palestina nel Giorno della Memoria:

La polemica era esplosa qualche giorno fà, dopo un post sui social dei movimenti palestinesi che annunciava la manifestazione per il 27 Gennaio 2024. Un corteo nel Giorno della Memoria, si legge, per “smascherare le incoerenze e le ipocrisie di un sistema… che si batte il petto per le vittime di un genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e complice di un genocidio in corso”. Nel post, il movimento degli studenti afferma di “rispettare le vittime della Shoah” aggiungendo però che “il 27 gennaio, così com’è strutturato, è la tomba della verità della giustizia e della coerenza”.


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