Conclusa mostra dei tesori d’arte recuperati a Castel Sant’Angelo

Successo dell'esposizione delle opere recuperate dall’Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza e restituite alla collettività

Si è conclusa il 26 luglio 2009 la mostra dei tesori dell’arte recuperata. In mostra opere recuperate dall’Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza e restituite alla collettività. La mostra è stata organizzata dal centro Europeo per il Turismo. Nella cerimonia inaugurale il Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali on. Francesco Giro aveva dichiarato:” Con questa mostra dimostriamo che esiste un vasto patrimonio storico-artistico sommerso che può e deve riemergere. Basti pensare che nella Regione Lazio secondo l’Istat sono visibili quasi 4 Milioni di reperti e opere artistiche a fronte però di 7 milioni di pezzi censiti e catalogati sono conservati nei depositi. E’ vasto il materiale che i funzionari delle nostre soprintendenze e gli studiosi del mondo accademico possono senz’altro studiare sotto il profilo culturale, ma che comunque resta invisibile ai cittadini. La proposta che personalmente sostengo è quella di far circolare le opere d’arte cercando d’individuare in Italia nuove superfici espositive nei musei, ma non solo, coinvolgendo anche centri e istituti culturali nazionali interessati a raccogliere le opere garantendone condizioni di sicurezza e tutela. Un altro obiettivo praticabile è quello di mostrare le opere all’estero utilizzando come luoghi espositivi le Ambasciate italiane all’estero, gli Istituti di Cultura e i musei internazionali”.

Tra le più belle opere recuperate esposte vi era la stupenda coppa, a figure rosse, rinvenuta negli anni ‘80 nella necropoli di Poggio Sommavilla (Rieti). La coppa fu rubata nel 1994 e immessa nel mercato clandestino sino ad arrivare, nel 1995, a Londra dove la casa d’aste Sotheby’s , con tanto di fotografia sulla copertina del catalogo la mise in vendita. L’opera finì in Germania, ma nel 2000 i Carabinieri la riportarono a Roma.

Sono state esposte opere delicatissime, tessuti, pergamene, manoscritti, stampe, ecc. Tra i manoscritti, vedi foto, vi era un carteggio tra Mazzini e vari componenti della Repubblica Romana. Altra opera importante esposta un “altarolo” a due valve risalente al 1300 opera di Niccolò di Buonaccorso con lo sposalizio mistico di Santa Caterina e la Crocifissione. Rubato e recuperato dai Carabinieri nel 1989. Quest’opera era conservata al Castello de L’Aquila, quindi, salvato due volte.


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