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Controllando il cedolino pensione Gennaio 2023, mi sono accorto che…

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri controllando il cedolino pensione Gennaio 2023 mi sono accorto che rispetto all’assegno di pensione Novembre 2022 è inferiore di € 55,42 mi sono inc…to molto tanto che ho passato la giornata con tanto nervosismo addosso da rifiutare qualsiasi rapporto con il prossimo.
Non capisco come, in un periodo di crisi, si possa defalcare una qualsiasi somma da un assegno di pensione per il quale nel corso di lavoro è stato versato tutto quanto il governo chiedeva, sempre più alto a seconda del costo della vita.
Mi piacerebbe sapere cosa è stato fatto dal Sindacato perché non si verificasse questo scempio e quale strategia stia studiando per invertire questa tendenza che quando un qualsiasi capitolo economico è in sofferenza si ricorre sempre alle pensioni.
Le pensioni minime sono basse?  lo sappiamo ma non siamo noi responsabili saranno state le politiche economiche dei vari governi che si sono susseguiti e quindi che c’entriamo noi? Le pensioni da quando non vengono adeguate al costo della vita?
Se abbiamo necessità di una visita specialistica, quando ci va bene dobbiamo prenotare una visita intramoenia, dobbiamo ricorrere allo studio privato di cui è titolare il primario che ci avrebbe dovuto visitare, per conto del servizio sanitario statale, in ospedale.
Sono un Prof di Ed. Fisica in pensione non sono iscritto al Sindacato, anche se durante il mio servizio ero iscritto e sono stato anche per un periodo referente sindacale nella mia Scuola. Sono disposto anche a iscrivermi ma vorrei sapere con quale strategia il Sindacato voglia far rispettare al Governo il diritto sacrosanto del pensionato ad avere il giusto assegno per il quale  ha fatto tutti i versamenti richiesti.
Sono convinto che voi teoricamente siete d’accordo ma non è sufficiente bisogna intervenire con convinzione e forza di piazza.
Non mi venite a dire che è colpa dell’attuale governo, è semplice, tutti i governi che si sono succeduti nel corso degli anni si sono comportati ugualmente. Dobbiamo tornare parecchio indietro per vedere tante strategie convincenti.
Non sono un paroliere, lo dimostra la mia professione che mi ha sempre portato sui campi, è tempo di tornare all’azione sindacale del periodo Pastore, Storti e successivi che portavano i lavoratori in massa sulle piazze a protestare per essere rispettati (oserei dire con pale e picconi).
Daje cerchiamo di fare i giusti conto su che cosa ci serve per poter mettere la giusta cena, dopo aver pagate le care bollette, ogni sera.
Mi sbaglio o i nostri politici hanno il coraggio di dire spesso che purtroppo i nonni stanno sostenendo i figli e i nipoti?
Rispettiamo tutti e facciamo pagare le tasse a tutti a costo di “controlli ad uscio e uscio”.
Il nostro Grande Presidente Mattarella dice “la Repubblica è di chi paga le tasse”, è lì che dobbiamo cercare i fondi per coprire i capitoli economici in difficoltà.
Grazie per il tempo che mi avete dato, vi chiedo un altro piccolo sforzo rispondetemi.

Antonio De Paolis (antonio_depaolis@libero.it)


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