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Coronavirus, Campidoglio. Stop al pagamento Cosap 2020 

Esenzioni per 90 milioni di euro a sostegno di bar, ristoranti e mercati

Gli operatori commerciali titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, oppure di posteggi all’interno e all’esterno di mercati, non pagheranno le rate residuali del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), relativamente all’annualità 2020. Stesso provvedimento varrà per le Associazioni di gestione dei servizi nei mercati rionali (Ags), che – per l’anno in corso – sono esentate dal pagamento della quota di canone di concessione dovuta a Roma Capitale.

È il contenuto della Memoria approvata oggi dalla Giunta capitolina, che dà mandato agli uffici competenti di procedere nel quadro delle misure urgenti adottate a sostegno del settore produttivo, volte ad attenuare i danni economici prodotti dall’emergenza epidemiologica Covid-19.

Il Dipartimento Risorse economiche e il Dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive vaglieranno procedure e modalità da attivare ai fini dell’esenzione dai versamenti in favore delle attività che occupano il suolo pubblico con banchi, tavoli, sedie e altri arredi.

A seguito delle necessarie stime finanziarie e dell’individuazione delle relative coperture, queste sospensioni dei pagamenti dovranno essere previste nei regolamenti di settore, con modifiche specifiche da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina.

I Dipartimenti competenti e i Municipi disporranno inoltre la sospensione – fino al 30 giugno prossimo – dell’invio di avvisi di accertamento, pagamento e ingiunzioni fiscali in materia di IMU, TASI, TARI, Contributo di Soggiorno, COSAP, CIP, Canoni mercatali. I versamenti delle corrispondenti entrate sono congelati al 30 settembre 2020.

“Salvare il tessuto produttivo di Roma è una priorità. Lo stop alla tassa di occupazione di suolo pubblico per bar, ristoranti e mercati è importante per venire incontro alle loro difficoltà, legate alle chiusure imposte dall’emergenza. Parliamo di un supporto di 90 milioni di euro. È un segnale di attenzione e di vicinanza ai nostri piccoli imprenditori e negozianti, ma è soprattutto un investimento sul futuro: l’esenzione dal canone sarà un contributo per ripartire quando l’emergenza sarà cessata, per rilanciare le attività economiche fondamentali della nostra città”, dichiara la Sindaca Virginia Raggi.

“Stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie ad arginare l’impatto economico di questa crisi sul fatturato del commercio e delle attività produttive. Al momento il danno stimato, sommato a quello del comparto turistico, sarebbe di molti miliardi, troppi. Noi siamo al lavoro più che mai per mitigare gli effetti, ma è necessario un intervento congiunto di sostegno a livello nazionale per evitare che i nostri locali abbassino le saracinesche”, spiega Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

“Con questo provvedimento interveniamo a sostegno di una categoria fortemente colpita dalle restrizioni applicate per il coronavirus. La nostra priorità è far ripartire, quando si potrà a seguito dell’emergenza, il tessuto economico della città. Per questo facciamo il possibile per individuare misure di ristoro che possano dare respiro a chi ha subito forti perdite per le restrizioni applicate”, aggiunge Gianni Lemmetti, Assessore al Bilancio e al coordinamento strategico delle Partecipate di Roma Capitale.


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