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Covid-19 nel Lazio, il presidente Zingaretti: «Misure funzionano»

Assessore alla Sanità D'Amato: «Navi da crociera il meccanismo finora usato non va bene»

Ieri 1° aprile il presidente Nicola Zingaretti ha partecipato alla video conferenza stampa dalla sede della Regione Lazio, dopo due settimane di isolamento in casa (risultò positivo al Covid-19 il 7 marzo). «Sono guarito, sto uscendo da una fase complessa ma sto bene – ha spiegato. – Oggi sono uscito per la prima volta e tornerò a casa per una fase di convalescenza per recuperare le forze. Porto la mascherina per solidarietà con chi mi circonda, per dare l’esempio di come bisogna tenere alta l’attenzione.»

«Siamo nella fase 3 dell’emergenza che porterà nei prossimi giorni a circa 2mila posti letto covid e 450 di terapia intensiva. Le assunzioni sono state 1104, 403 medici, 397 infermieri, 304 altri professionisti, ringrazio volontari e volontarie che si sono iscritti nelle liste nazionali».

Test rapidi per tutti?

Si stanno sperimentando i test rapidi del sangue per individuare in 15 minuti la presenza di anticorpi.

Si vorrebbe somministrarli a tutta la popolazione, per rilevare anche i positivi asintomatici, ma mancano le ultime validazioni scientifiche. Sono, invece, in arrivo i kit di assistenza domiciliare. «Entro la fine della settimana – ha comunicato Zingaretti – consegneremo i primi 500, vengono messi a disposizioni strumenti come il pulsossometro per l’auto misurazione del livello di ossigeno nel sangue”. 

Comunità per anziani: controlli a tappeto

I focolai sviluppati nelle comunità di anziani stanno determinando da giorni l’andamento della curva dei contagi. Dopo quelle messe sotto sorveglianza o isolate in vari comuni del Lazio, da giorni, insieme alla Prefettura, sono partiti controlli a tappeto nella Capitale.

«Quando usciremo da questa emergenza dovremo ripensarne completamente l’attività – ha precisato l’assessore alla Sanità D’Amato, presente alla video conferenza – ricordiamo poi che non fanno parte del sistema sanitario regionale, ma vengono autorizzate dai Comuni. E’ un problema serio perchè spesso vengono ospitati anziani non autosufficienti, che non ci possono stare». 

Navi da crociera: “così non va”

D’Amato ha poi stigmatizzato che i 229 crocieristi in isolamento in una struttura alberghiera al Collatino, sono stati fatti arrivare a Roma senza che la Regione fosse stata avvisata. «Il meccanismo finora utilizzato sulle navi da crociera non va bene. Non si può pensare di scaricare il problema su Roma». Aggiungendo che «se è necessaria l’assistenza sanitaria, noi gliela diamo come abbiamo sempre fatto. ma non si possono allocare a Roma per giorni centinaia di persone che arrivano da vari Paesi del mondo che si vanno positivizzando. Devono avere il piano di volo pronto e dalla nave raggiungere l’aeroporto nel più breve tempo possibile».

E’ stata infine presentata la mappa elaborata dal SERESMI sulla diffusione dei contagi da Covid-19 nel Lazio e nei Municipio di Roma.

 

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