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Dati Eurostat: Roma peggio di mezza Europa

Solo Atene tra le "big" d'Europa è dietro alla Capitale

Roma Caput Mundi, forse una volta. L’Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea), ha pubblicato la classifica delle capitali europee riferita all’anno 2015. Questo punteggio, espresso in percentuale, è dato dal giudizio dei cittadini che hanno valutato: servizi, infrastrutture, occupazione ed in buona sostanza la vivibilità della città stessa. Quel che ne è emerso non è stato gratificante, come era facile pronosticare per chi conosce un po’ la città.

img_6857La Capitale si piazza al ventisettesimo posto su ventotto, dietro a città dal nome meno importante sulla carta e spesso snobbate per dei superficiali stereotipi. Vilnius (Lituania), è lei la prima città in classifica, sicuramente “insospettabile” e certamente senza quel fascino esotico che solo alcuni luoghi comuni possono regalarci.

Stoccolma (Svezia), la seconda, ma questa non fa notizia, è una storia vecchia come il mondo. Roma, tuttavia, è anche dietro a Tallinn (Estonia), Zagabria (Croazia), Lubiana (Slovenia), Riga (Lettonia), Bucarest (Romania), Sofia (Bulgaria), solo per citarne alcune piuttosto “sorprendenti”. Anche tra le “big” d’Europa non ci piazziamo bene, solo Atene ci segue in classifica.

E’ un dato molto amaro che, probabilmente, non tenderà ad addolcirsi nel 2016 per quel che abbiamo visto. Spesso si sente dire e si dibatte sul grande problema del turismo a Roma, praticamente quasi nessuno dei turisti dopo aver visitato la città ci torna a villeggiare. Chi impallidisce davanti a questo dato è chiaro che non conosce Roma, sempre più simile ad uno scriteriato contenitore di persone.

Si rischia di morire solo per aver suggerito di non fumare all’interno di un vagone della metropolitana; notizia di pochi giorni fa relativa al pestaggio barbaro. La pioggia paralizza la città, perché le strade si allagano, perché i tombini non smaltiscono l’accumulo di acqua piovana – argomento che meriterebbe un capitolo a parte che qui eviteremo- e si aprono buche sul manto stradale che è più appropriato definire voragini. Il trasporto pubblico è approssimativo e questo comporta un traffico quotidiano che ormai è immancabile come il pane.

Ragionandoci su, è facile capire il perché dell’esito amaro della classifica Eurostat. Roma ormai è arrivata ad un punto di esasperazione che viene definita “ingestibile” in molte occasioni.

Poi magari si pensa alle Olimpiadi 2024, a quella mancata candidatura, e per favore usciamo dallo stucchevole giochino politico dei partiti e ragioniamo ognuno con la propria testa. E’ quantomeno curioso pensare che una città che versa in queste condizioni possa candidarsi ad ospitare un evento così grande ed importante; diciamo che le “nozze con i fichi secchi” sarebbe sempre meglio evitarle.

Ma qui non siamo noi che parliamo, sono dati, aspri, cari, incontrovertibili, e si sa, carta canta, anche quando stona.


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