Domani sciopero dei trasporti: Caos in vista per bus, metro e treni. Tutti gli aggiornamenti

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha deciso di precettare i lavoratori, obbligandoli a limitare lo sciopero a sole quattro ore

Domani, venerdì 13 dicembre, la Capitale potrebbe trovarsi in ginocchio a causa dello sciopero del trasporto pubblico. A rischio l’operatività di autobus, metropolitane, tram, e ferrovie regionali.

Nonostante manchino poche ore alla mobilitazione, migliaia di cittadini, in particolare pendolari, brancolano ancora nel buio sulle modalità precise dello stop.

L’Usb (Unione Sindacale di Base) ha proclamato una protesta di 24 ore, garantendo comunque le fasce di tutela. Tuttavia, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha deciso di precettare i lavoratori, obbligandoli a limitare lo sciopero a sole quattro ore.

L’ordinanza ministeriale, che riduce la durata dello sciopero dalle 9:00 alle 13:00, ha suscitato la furia del sindacato, che ha confermato l’agitazione su tutta la giornata e ha annunciato un ricorso al Tar per annullare il provvedimento.

Sciopero e precettazione: cosa succede?

La precettazione è uno strumento legale che punta a bilanciare il diritto di sciopero con la tutela di diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Si applica quando un’astensione dal lavoro mette in pericolo diritti essenziali, come in questo caso la libertà di circolazione.

Per i lavoratori che non rispetteranno l’ordine di Salvini, le conseguenze saranno salate: multe da 500 a 1.000 euro. Ancora più pesanti le sanzioni per il sindacato, che rischia ammende tra 2.500 e 50.000 euro.

Orari e servizi garantiti:

Per quanto riguarda le reti Atac e Cotral, sono assicurate le corse dall’inizio del servizio fino alle 9:00 del mattino e dalle 13:00 fino al termine della giornata. Restano quindi a rischio tutte le corse programmate nella fascia oraria 9:00-13:00.

Stesse modalità per i collegamenti di Ferrovie dello Stato e per i bus delle linee periferiche.

Gli studenti e i lavoratori che si affidano quotidianamente al trasporto pubblico rischiano dunque pesanti disagi proprio nelle ore di punta.

La situazione rimane particolarmente nebulosa, alimentando frustrazione e tensione tra gli utenti.

Scontro tra sindacato e governo:

Il braccio di ferro tra il ministro Salvini e l’Usb non sembra destinato a risolversi in tempi brevi.

Il sindacato accusa il governo di comprimere il diritto di sciopero, mentre l’esecutivo ribadisce la necessità di garantire un servizio minimo per non paralizzare il Paese.

Con meno di 24 ore al via della protesta, Roma si prepara dunque a una giornata di caos annunciato, in cui i cittadini si troveranno a dover fare i conti con un servizio pubblico ridotto all’osso e con l’incertezza su come muoversi.


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