

Ancora un intervento dei carabinieri nell’ex Borghetto degli Artigiani di via di Acqua Bullicante, un’area ormai simbolo dell’abbandono e delle difficoltà nel recupero degli spazi urbani sottratti alla criminalità organizzata.
Otto persone sono state denunciate dai militari per occupazione abusiva: si tratta di due cittadini della Guinea, tre del Bangladesh e tre italiani, tutti senza fissa dimora e con precedenti.
L’intervento ha riportato l’attenzione su questa zona dimenticata di Roma Est, una ferita aperta nel cuore del quartiere, dove le promesse di riqualificazione si scontrano con la realtà fatta di spaccio di droga, degrado e strutture pericolanti.
Un tempo, l’ex Borghetto era un piccolo centro produttivo con laboratori artigianali come fabbri, falegnami e carrozzieri.
La chiusura progressiva delle attività ha segnato l’inizio della decadenza: gli edifici si sono trasformati in ruderi fatiscenti e l’area è diventata un rifugio per senzatetto e un crocevia di attività illecite.
Confiscato nel 2018 alla famigerata banda della Marranella e restituito al Comune di Roma, lo spazio attende da anni una vera rigenerazione.
I cittadini, esasperati, continuano a chiedere interventi rapidi per ripristinare la sicurezza e dare nuova vita a un luogo che avrebbe enormi potenzialità per la comunità locale.
Lo scorso luglio è stato presentato un cronoprogramma che prevedeva l’avvio della demolizione delle strutture entro settembre e la conclusione della bonifica e dei lavori entro la fine del 2024.
L’obiettivo? Realizzare un polmone verde, uno spazio pubblico a disposizione del territorio.
Ma la strada è ancora lunga. Nonostante gli annunci, l’area resta terra di nessuno. Lo dimostrano le occupazioni ripetute, come quella di inizio settembre, quando tre persone – italiane e straniere – furono fermate e denunciate dai carabinieri.
A complicare ulteriormente la situazione, il misterioso incendio dello scorso 24 luglio che ha coinvolto una parte degli edifici. Un rogo che aveva sollevato non pochi sospetti.
Lo stesso presidente del municipio V, a settembre, disse: “Il ministero dell’Interno non ha ancora materialmente trasferito le risorse per l’abbattimento dei manufatti confiscati alla criminalità organizzata. Il delegato del sindaco per la legalità, Francesco Greco, ha comunicato di essere in contatto con il ministero per accelerare il trasferimento delle risorse”.
L’ex Borghetto degli Artigiani rappresenta un esempio drammatico di come un’area strappata alla criminalità possa faticare a essere restituita alla città.
Le occupazioni abusive e il degrado continuano a ostacolare i piani di recupero, mentre i cittadini attendono risposte concrete e azioni incisive.
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