Don Roberto Sardelli. Dalla parte degli ultimi. Riflessioni su un prete periferico

Per conoscere una storia identitaria del nostro territoro

Sabato 11 maggio 2024, ore 16.00, appuntamento in Piazza Aruleno Celio Sabino n. 50 per una visita al Parco degli Acquedotti e ai luoghi della “Scuola 725” a cura di Enrico Marchetti (naturalista).

Alle ore 17.30 presso la Biblioteca Interculturale Cittadini del Mondo, in viale Opita Oppio n. 41, Don Roberto Sardelli. Dalla parte degli ultimi. Riflessioni su un prete periferico

dibattito con Donatella D’Angelo (Cittadini del Mondo); Francesco Laddaga e Alessandro Luparelli (VII Municipio); Domenico Schiattone (CdB San Paolo di Roma); Marzia Consalvi e Claudio Stoppani (Biblioteca Raffaello).

Interventi di: Massimiliano Fiorucci (Rettore Università Roma Tre), Grazia NapoletanoGiovanni CarpentieriLuigi Sandri.

Don Roberto Sardelli. Dalla parte degli ultimi nel nostro territorio 

L’associazione Cittadini del Mondo ODV è un’organizzazione di volontariato nata nel 2002 per contrastare qualsiasi fenomeno di discriminazione ed esclusione sociale, promuovere la conoscenza e l’incontro tra persone, popoli e culture diverse e favorire l’inclusione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale italiano. https://www.associazionecittadinidelmondo.it/

Roberto Sardelli (Pontecorvo, 30 gennaio 1935 – Pontecorvo, 18 febbraio 2019) è stato un presbitero e scrittore italiano.

«La politica è l’unico mezzo umano per liberarci. I padroni lo sanno bene e cercano di addormentarci. Ci portano il vino, la televisione e i giradischi, macchine e altri generi di oppio. Noi compriamo e consumiamo. Serviamo ad aumentare la ricchezza padronale e a distruggere la nostra intelligenza.» (Scuola 725: Lettera al sindaco, Roma, 1968)

Sacerdote, maestro e scrittore vicino ai più umili, si è battuto per il riscatto esistenziale e morale dei baraccati di Roma, dopo essersi avvicinato alla pedagogia di don Lorenzo Milani. Impegnato per un rinnovamento morale e materiale della vita politica e sociale italiana, si è preso cura per lungo tempo di malati di Aids e si è inoltre occupato di danza praticando il flamenco tra i popoli rom e sinti dell’Andalusia.

Dopo una breve esperienza politica e lavorativa, nel 1960 è entrato in seminario, a Roma, dove è stato ordinato sacerdote nel 1965. Durante i suoi studi filosofici e teologici ha avuto modo di incontrare don Lorenzo Milani a Barbiana del Mugello. Per un lungo periodo soggiornò a Lione in Francia dove approfondì la conoscenza dei preti operai e lo studio di Teilhard de Chardin. Dopo pochi mesi di incarico parrocchiale presso la parrocchia di S. Policarpo passò, nel 1968, a vivere tra i baraccati dell’Acquedotto Felice dove fondò la Scuola 725.

La scuola 725 nelle baracche dell’Acquedotto Felice – L’Acquedotto Felice nel dopoguerra

«49 il luogo dove viviamo è un inferno. l’acqua nessuno può averla in casa. La luce illumina solo un quarto dell’Acquedotto. Dove c’è la scuola si va avanti con il gas. L’umidità ci tiene compagnia per tutto l’inverno. Il caldo soffocante l’estate. I pozzi neri si trovano a pochi metri dalla nostre cosiddette abitazioni. Tutto il quartiere viene a scaricare ogni genere di immondizie a 100 metri dalle baracche. Siamo in continuo pericolo di malattie. Quest’anno all’Acquedotto due bambini sono morti per malattie, come la broncopolmonite, che nelle baracche trovano l’ambiente più favorevole per svilupparsi» (Scuola 725: lettera al sindaco, Roma, 1968)

Nel 2005 insieme al regista Fabio Grimaldi e alla casa di produzione cinematografica Blue Film, Don Roberto Sardelli incominciò a lavorare per creare un film documentario sulla vicenda della Scuola 725. Da questo lavoro, nel 2008, nacque il film Non Tacere che ha vinto premio come miglior documentario al Festival Arcipelago, è stato inserito nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Roma ed anche patrocinato dalla provincia di Roma.


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