Dopo 80 anni il 30 giugno chiude l’Ospedale Forlanini
Smi e Fvm-Lazio insieme nella riorganizzazione del nosocomio in struttura socio-sanitaria pubblicaDopo 80 anni di attività, il 30 giugno, chiuderà definitivamente l’Ospedale Forlanini, per molti anni eccellenza nella sanità italiana.
Negli anni il nosocomio romano ha visto definire la sua chiusura con l’iniziale decisione di Marrazzo, poi la conferma dalla Polverini e infine con la conferma di chiusura da parte di Zingaretti. Per il Sindacato Medici Italiani: “Invece di smantellare il Forlanini, sarebbe auspicabile istituirvi una Casa della Salute”.
Il vicesegretario regionale del sindacato, Francesca Perri, considera come “Nella nuova struttura si potrebbero trasferire 5 poliambulatori della Asl RmD, recuperando gli affitti passivi di tali ambulatori, per un costo pari a circa 3 milioni di euro l’anno”. Inoltre, se adeguatamente riconvertito, per la Perri: “potrebbe ospitare almeno 320 posti letto di RSA. Dunque, invece di regalare i soldi alle varie cliniche private, sarebbe possibile recuperare almeno 8 milioni di euro l’anno”.
La richiesta del sindacato alla Regione Lazio è quindi di avviare in un futuro prossimo un reale programma di recupero della struttura al momento alla mercé di occupanti abusivi e persone senza fissa dimora.
“L’ipotesi di chiusura del Forlanini e la sua paventata vendita per risanare, in parte, i debiti della sanità del Lazio, rappresentano una vera follia” prosegue Francesca Perri, che da mesi segue e appoggia le iniziative del Comitato “Giù le mani dal Forlanini”, in sinergia con i Comitati di quartiere Monteverde, Gianicolense, Portuense e Magliana.
A favore della petizione del Forlanini di riconversione in struttura socio-sanitaria pubblica si sono uniti sia Smi (Sindacato Medici Italiani) che Fvm-Lazio (Federazione Medici e Veterinari del Lazio).