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“Era di Maggio” al Bibliopoint “Perlasca” a Pietralata

Il 9 maggio, incontro con poesie di Achille Serrao,  Vincenzo Luciani e Maurizio Rossi e canti del “Nuovo Coro Popolare” (M° Paula Gallardo)

Un altro bel pomeriggio di musica e poesia giovedì 9 maggio 2024 nei locali della biblioteca “Perlasca” di via Vincenzo Barelli 7, a Pietralata, organizzato da Vincenzo Luciani e Paula Gallardo, con l’ospitalità offerta dall’associazione TipiAttivi del Bibliopoint.

L’associazione, fondata nel 2013, grazie all’impegno dei suoi volontari ha trasformato la biblioteca scolastica dell’Istituto “Perlasca”, in bibliopoint, cioè biblioteca aperta al pubblico, inserendola nella rete delle biblioteche comunali e organizzandovi presentazioni di libri, letture, eventi culturali.

Fabrizio Martocchia, presidente dell’Associazione ha introdotto l’incontro dal titolo “Era di maggio”, dopo che “Il Nuovo Coro Popolare” del Maestro Paula Gallardo, aveva creato un ambiente attento all’ascolto e pronto ad emozionarsi, con l’esecuzione di Maggio (autore M. Maiero) e Voici venir la nuit, canto valdostano.

Vincenzo Luciani ha ricordato poi l’opera di Achille Serrao, poeta in lingua e in dialetto campano di Caivano, nonché  critico, di cui in apertura è stato proposto un toccante filmato in cui cantava accompagnato dalla sua chitarra il celebre brano “Era de maggio” di Salvatore Di Giacomo e Mario Costa.

Ha letto poi la significativa poesia “Post meridiem” che segna il passaggio all’uso del suo dialetto e uno scritto di Serrao in cui esplicita la sua scelta dopo ben 20 anni di poesia esclusivamente in italiano. Luciani ha ripercorso l’iter della realizzazione dell’unica opera teatrale di Serrao “Era de maggio” ispirata dalla figura e opera di Salvatore Di Giacomo, su spinta degli studenti dell’Università di Tor Vergata che in seguito rappresentarono il dramma dialettale e dell’antologia della poesia e canzone napoletana «Il pane e la rosa» curata dallo stesso Serrao. Infine ha ha declamato la poesia “Serenata” di Giovanni Capurro, ambientata in un vicolo di Napoli in una serata di maggio.

Il tempo di apprezzare il ritmo coinvolgente di Volta la carta (F. De André) e la malinconia delicata di La contra’ de l’aqua ciara (autore del veneto B. De Marzi) ottimamente eseguite sempre dal Nuovo Coro Popolare della Gallardo, e subito ci si è immersi nella poesia di Vincenzo Luciani, che Maurizio Rossi ha presentato brevemente aggiungendo una sintetica nota critica della sua poesia e invitandolo a leggere composizioni dalle raccolte “Vanzature- Avanzi” e “Straloche-Traslochi” in dialetto ischitellano e nella traduzione in lingua.

Dopo un altro intermezzo del coro popolare con Nu jurne me ne jeve p’a vie d’i Funtanelle (dialetto pugliese) e Li sarracini (canto della tradizione napoletana ) è toccato a Luciani presentare Maurizio Rossi che ha recitato e letto alcune poesie in romanesco e altre in lingua dalle raccolte “La veglia e il sogno” e “Di sabbia e d’arancio canterò”.

La conclusione è stata affidata ancora a Paula Gallardo e al suo coro, con Canzone dei soldati (quasi una ninna nanna in alcuni passaggi), tratta dalla Gatta Cenerentola di R. De Simone; e a Fabrizio Martocchia, che ha invitato ad un piccolo aperitivo con brindisi, molto gradito, occasione per scambiarsi notizie e suggestioni.

“Era di Maggio” è stato una conferma, se ancora fosse necessaria, che la poesia non fa certo mangiare, ma sicuramente aiuta a vivere e a pensare.

LA GALLERIA FOTOGRAFICA

Reportage fotografico di Aldo Zaino

I VIDEO

Video di Giuseppe Cianti (canto del Nuovo Coro Popolare)

Video Letture di poesie di Maurizio Rossi

Video (Luciani legge un testo di Serrao, uno di Giovanni Capurro e alcuni suoi tratti dalle raccolte Straloche/Traslochi e Vanzature/Avanzi)

 


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