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Vacanze a due facce – Tanto feroci quanto ingenui? – Papa Stefano – Quel Vicinanza troppo lontano – Avremo, May, una risposta? – La carriera formidabile di Gino Paoli

Fatti e misfatti di agosto 2016

Vacanze a due facce

“Oggi – primo agosto – sarebbe dovuto scattare il tradizionale “periodo clou” delle ferie estive. Le statistiche ufficiali non ci sono ancora, ma dati ufficiosi denunciano che molti sono partiti o stanno partendo e molti di più, però, resteranno a casa”.

Andranno invece sicuramente al mare, ai monti, in qualche lussuoso “resort” all’estero gli italici deputati e senatori. E le loro vacanze non saranno di un giorno, massimo di una settimana. Potranno riposarsi e rilassarsi – come è stato stabilito – per 41 giorni. Perché, più che legiferare, l’insultarsi, il tradirsi, il minacciarsi, il tendersi trabocchetti è in effetti fatica. Molti andranno nei “centri massaggi”, magari, per rimettersi in forma e tornare così pronti, più che a legiferare, a continuare ad insultarsi, a tradirsi, a minacciarsi, a tendersi trabocchetti. La massa dei cittadini, tutt’al più, andrà a respirare nei parchi maltenuti, nelle vicine spiagge sporche, nelle piste ciclabili a pezzi, nei grandi centri commerciali non per acquistare, ma per l’aria condizionata “a palla”. E i ragazzini potranno improvvisare qualche partitella di pallone tra loro, in qualche spiazzo polveroso, “scartando” – come ad esempio a Roma – topi, blatte, perfino serpenti e cinghiali. L’Italia a due facce.

Tanto feroci quanto ingenui?

“Ascolta, Putin – così in un video del sedicente Stato islamico – verremo in Russia e vi uccideremo nelle vostre case”.

Terroristi islamici tanto feroci quanto ingenui? La Russia non è l’Unione europea. Se minacciata, ha sempre saputo difendersi. Con tutti i mezzi. E senza tante storie.

Papa Stefano

“Chi ha idee – ha dichiarato, con riferimento all’ “incaricato” di Silvio Berlusconi, Stefano Parisi, uno dei curiali più conservatori di “Forza Italia”, Altero Matteoli – può certo aiutare il partito, ma non ci serve un papa straniero”. E Giovanni Toti: “Ma che dice Parisi? Sono confuso dalle sue idee””.

A Santa Romana Chiesa – ha però replicato, con audace parallelismo, uno degli apostoli del signore di Arcore – il Papa straniero, venuto dalla fine del mondo, è stato invece molto utile. E le sue idee innovative sono state più che acclamate. Pur con l’indispettito sfavore di certa Curia conservatrice. Stefano Parisi, comunque, ha confermato che proseguirà sulla strada indicatagli dal signore di Arcore. Anche se dovesse essere, almeno agli inizi, una laica “Via Crucis” liberal-popolare.

Quel Vicinanza troppo lontano

“Luigi Vicinanza – ha comunicato l’editore de “L’Espresso” – lascia per altri incarichi, con questo numero (quello del 4 agosto) la direzione del settimanale”.

Non stava lavorando bene? Sì. Ma poca vicinanza al Pd e, soprattutto, al Governo Renzi. Mentre avvicinandosi la scadenza del referendum sulle riforme costituzionali, si è avvertita la necessità di un direttore meno lontano. Sarà Tommaso Cerno il quale – sempre secondo il comunicato dell’editore – ha mostrato, in questi anni, “una grande sensibilità nell’intercettare le tendenze politiche, sociali ed economiche in atto nella società italiana”. Ma nell’intercettare sì l’aria che tira, soprattutto però – anche se l’editore non lo dice – l’urgenza di “cambiare verso” nei confronti del Pd e del Governo Renzi. In attesa – sembra addirittura fra un paio di giorni – della “rivoluzione copernican-renziana” nella direzione dei telegiornali e nella conduzione dei “talk show” della Rai. Mosse alla Erdogan, anche se “soft”.

theresa mayAvremo, May, una risposta?

“Ho chiesto al neopremier britannico Theresa May – ha fatto sapere Matteo Renzi – di intervenire per indurre i professori dell’Università di Cambridge a collaborare nell’inchiesta sull’atroce assassinio di Giulio Regeni”.

Avremo mai, May, una risposta?

La carriera formidabile di Gino Paoli

Il cantautore Gino Paoli – che era stato rinviato a giudizio con l’accusa di avere esportato illegalmente milioni di euro all’estero – non dovrà risponderne penalmente perché i giudici, nella impossibilità di datare – secondo loro – l’inizio dell’evasione, hanno dichiarato tutto prescritto”.

Gino Paoli, miracolosamente, da “Il cielo in una stanza” ai milioni all’estero e alla prescrizione in un’aula di Tribunale. Una carriera formidabile.


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