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Festa Nazionale della Romania e il Centenario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e la Santa Sede

Celebrata con una Messa solenne il 24 novembre 2021 nella basilica romana di San Vitale

Nella basilica romana di San Vitale, fulgente per la rinnovata illuminazione e svelante tutta l’ancora fresca bellezza degli affreschi, la sera del 24 novembre 2021 è stata celebrata – come ormai da tradizione – la Messa solenne per commemorare la Festa Nazionale della Romania e il Centenario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e la Santa Sede (1920-2020).

A presiedere al sacro rito è stato Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Pietro Parolin Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco.

Ad organizzarla, l’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta, per i fedeli cattolici di rito latino.

Nella sua omelia, il Cardinale Pietro Parolin ha evocato i momenti significativi della storia dei rapporti diplomatici tra la Santa Sede e la Romania e ha trasmesso un emozionante messaggio ai romeni che celebrano la Festa Nazionale con i sentimenti di particolare affetto del Santo Padre Francesco verso la nazione romena e la benedizione apostolica; S. E. poi ha evocato il viaggio apostolico di Papa Francesco in Romania, ricordandone il motto sempre attuale di “camminare insieme”, appellandosi alla spiritualità e cristianità del popolo romeno, ricordando infine come i due pontefici che hanno visitato la Romania l’hanno chiamata “il giardino di Maria, la Madre di Dio”.

L’Incaricato d’Affari A.I. dell’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede, dott.ssa Adina Lovin, ha fatto seguito parlando dei significati della Festa Nazionale della Romania, punto di riferimento fondamentale per tutti i romeni in patria o all’estero, momento di ricordo dell’Atto storico del 1° dicembre 1918 degli ideali che hanno animato e dei valori che definiscono la nazione romena. Ha evocato i principali momenti del Centenario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e la Santa Sede, i cui significati si intrecciano con la storia stessa della Romania moderna; sono stati enunciati i i numerosi risultati conseguiti attraverso la volontà delle due parti di promuovere gli interessi e i valori comuni coltivati per più di 100 anni, ma anche le difficoltà superate nel contesto dei drammatici sviluppi nel mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale specialmente in Europa. “La più alta espressione delle nostre relazioni – ha affermato la dott.ssa Lovin – è stata rappresentata dai due viaggi apostolici in Romania di San Giovanni Paolo II nel 1999 e di Sua Santità Papa Francesco nel 2019, che hanno portato il messaggio della speranza, della pace, del dialogo e della concordia, messaggio ribadito con l’esortazione di Papa Francesco di “camminare insieme” per lasciare alle generazioni future un mondo sempre migliore e più umano”.

Hanno concelebrato la Messa altri rappresentanti della Segreteria di Stato della Santa Sede, l’Arcivescovo Francisco-Javier Lozano, già Nunzio Apostolico in Romania,  numerosi sacerdoti romeni cattolici di rito latino e di rito bizantino, tra cui Padre Isidor Iacovici amato pastore della comunità romena della basilica di San Vitale e Coordinatore nazionale per la pastorale dei romeni cattolici di rito latino in Italia, il Rettore del Pontificio Collegio Pio Romeno, Padre Gabriel Buboi; presenti Padre Gheorghe Militaru, Vicario Eparchiale della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, Radio Vaticana con padre Adrian Dancan. Hanno partecipato gli ambasciatori e la diplomazia accreditata presso la Santa Sede, i rappresentanti del Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Accademia di Romania con i Proff. Rudolf Dinu, Lana Bosca-Malin e Mihai Stan e numerosi membri della comunità romena.

 

Nelle foto: Lo splendore della basilica di San Vitale. S. E. Rev.ma il Cardinale Pietro Parolin, padre Isidoro Iacovici, la dott.ssa Adina Lovin Incaricata d’Affari A. I. per l’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede.


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