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Aveva deciso di sottoporsi all’intervento di riduzione dello stomaco per stare meglio e perdere i troppi chili accumulati, invece Filippo – 19enne romano – è morto pochi giorni dopo l’operazione. Desiderava tanto rimettersi in forma e tornare a guardarsi allo specchio con piacere. Per un ragazzo della sua età era insopportabile vedere ogni mattina sulla bilancia quel numero a tre cifre: 160 chili.
Per questo aveva deciso di sottoporsi a un intervento di riduzione dello stomaco, di quelli più diffusi per chi ha problemi di obesità. Ma qualcosa è andato storto, perché a distanza di pochi giorni dalle sue dimissioni dalla clinica di Arezzo in cui si era operato, ha iniziato a sentirsi male. E nell’arco di 24 ore è morto.
Ora la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti. I carabinieri – che indagano sul caso – hanno già sequestrato alcune cartelle cliniche. L’autopsia verrà eseguita venerdì prossimo dal medico legale Dino Tancredi: dovrà stabilire se l’intervento di “sleeve gastrectomy” (una gastrectomia parziale) sia stato eseguito correttamente o se invece ci sia stato un nesso di causalità tra l’operazione e il decesso del giovane.