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Grande partecipazione di penne nere al raduno di Capestrano

Oltre mille alpini accorsi nel paesino abruzzese per la sfilata organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini (Gruppo Alpini di Capestrano)

Domenica 25 agosto a Capestrano, un piccolo paesino della provincia dell’Aquila, sono arrivati oltre mille alpini per partecipare alla 2^ manifestazione nazionale degli alpini, organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini (Gruppo Alpini di Capestrano) grazie all’interessamento del Presidente Giorgio di Toma, del vice Paride Fontecchio e di Italo Palmieri, in collaborazione con tutta la popolazione di Capestrano e della ProLoco del posto.

Foto di Biagio Melchiorre
Foto di Biagio Melchiorre

Già dalle prime ore dell’alba a Capestrano sono iniziati ad arrivare autobus e macchine private, con a bordo persone con l’inconfondibile cappello con la penna nera simbolo del Corpo degli Alpini, tutti accolti dai residenti con la massima cortesia e il rispetto dovuto. Quando l’assembramento era al completo e le strade di Capestrano erano invase da miglia di Alpini, è iniziata una fitta pioggia, ma questi uomini per nulla impressionati e animati anche da una loro vecchia canzone di guerra del 15-18 che commentava le gesta del corpo degli alpini, con queste parole: “Fiocca la neve fiocca ruggisce il vento ma l’alpino resta fermo là”, sono andati avanti per la loro strada.

Nessuna retromarcia nessuna preoccupazione per i presenti nella piazza di Capestrano, tutti tranquilli e imperterriti, certi che la pioggia non avrebbe rovinato la loro festa. Infatti, la pioggia ha smesso di cadere quasi in contemporanea alla partenza della sfilata, che è stata spostata solo di pochissimi minuti rispetto al programma. Partenza da via Roma, deposta la Corona ai Caduti, e proseguimento verso il Convento di San Giovanni, dove era predisposto il parco delle Autorità.

Presenti alla manifestazione: Franco Marini ex Presidente della Camera, il generale Antonio Purificati, il Colonnello Paolo Bertoia e il Colonnello Minutella, il Maresciallo dei Carabinieri della caserma di Capestrano, Vincenzo Secinaro e Santino Giuseffatto dell’Amministrazione Comunale in rappresentanza del sindaco Dott. Giuseppe Marulli al momento convalescente, Padre Mario Parroco e Pasquale Tresca 98enne baluardo del gruppo degli alpini di Capestrano.

Dopo un breve discorso del Presidente di Toma che ha tenuto a ringraziare tutti i presenti, ha preso la parola Franco Marini, il quale riconosce a questo corpo di sua stessa appartenenza grandi meriti, oltre a quello patriottico, anche quello di grande collaborazione fra di loro a tal proposto il Presidente Marini ha raccontato ai presenti un aneddoto dell’alpino riguardante il soldato Mazzocca di Farindola (Aq) il quale pur di perdere la propria vita ha tentato di salvare un suo compaesano ferito nella campagna di Russia.

Foto di Biagio Melchiorre
Foto di Biagio Melchiorre

Con lo stesso concetto si è espresso il Generale Purificato per il corpo degli Alpini, affermando che quasi tutti i soldati del corpo degli alpini sono abruzzesi, uomini abituati al sacrificio, ai lavori della terra, per nulli scalfiti e imperterriti, al dovere della difesa della Patria. Non per nulla ha aggiunto il Generale, gli Alpini sono sempre i primi a intervenire dove succedono delle calamità naturali, terremoti, alluvioni e altro. Dopo la Santa Messa tutti gli ospiti si sono potuto rifocillare nel piazzale di S Giovanni nei locali messi a disposizione della ProLoco, con bistecche salcicce e vino rosso. Non sono mancati da parte dei presenti canti patriottici accompagnati dalla fanfara di Borbona e dall’indimenticabile suono di una fisarmonica suonata da qualche nostalgico Alpino.

Durante la manifestazione di domenica l’Alpino Sergio Mercuri Presidente Nazionale Marche ha offerto a Giorgio Do Toma un Gagliardetto come impegno per un prossimo gemellaggio fra gli Alpini della Regione Abruzzo e quelli della Regione Marche.


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