Gualtieri e Patanè incontrano Strisciuglio: nuovi piani per le Ferrovie della Capitale

Ecco come cambierà la mobilità di Roma nei prossimi anni

Un incontro strategico che ha fatto il punto sulla rete ferroviaria di Roma e sui futuri sviluppi infrastrutturali. Nel pomeriggio di martedì 2 luglio, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, hanno accolto in Campidoglio l’amministratore delegato di Rfi (Gruppo FS Italiane) Gianpiero Strisciuglio.

Sono stati riconsiderati quasi tutti quei protocolli che, dal 1993 ad oggi, sono stati sottoscritti tra le istituzioni e Ferrovie dello Stato ma che, fino ad ora, non sono stati concretizzati. Sfuma così il sogno di vedere le stazioni Divino Amore e Massimina pronte per il Giubileo.

Il Campidoglio ha comunicato che “nel corso del lungo incontro sono stati affrontati alcuni dei nodi principali riguardanti la rete ferroviaria della Capitale” con l’obiettivo di “incrementare l’offerta ferroviaria, attraverso la diversificazione dei servizi ferroviari metropolitani e la differenziazione da quelli regionali”.

Foto archivio

Tra gli interventi di potenziamento infrastrutturale, si è discusso dell’upgrade tecnologico delle linee romane tramite l’introduzione dell’High Density Ertms, un innovativo sistema di segnalamento che permette una “maggiore densità di treni sulle linee” e attese ridotte sulle banchine.

Gli utenti delle linee regionali del Lazio ne sono già al corrente: proprio durante l’estate-autunno 2024, infatti, diverse linee saranno interessate dall’installazione di questa nuova tecnologia, come la Castelli Line e la FL3 Cesano-Viterbo.

Durante l’incontro è stato trattato anche il tema della realizzazione dei raddoppi e quadruplicamenti di linee di interesse locale: il raddoppio della FL2 nel tratto Lunghezza-Guidonia che sarà completato entro il 2025, quello della FL7 Campoleone-Aprilia che sarà ultimato nel 2027 e operativo dal 2028.

Il quadruplicamento Ciampino, “dove siamo in ritardo perché mancano i finanziamenti”, e il raddoppio della Vigna Clara-Valle Aurelia che sarà completato entro giugno 2026. La gara, da 30 milioni di euro, è stata aggiudicata a giugno di quest’anno e rappresenta il lotto “1A” del progetto complessivo di chiusura dell’anello ferroviario.

Gualtieri, Patanè e Strisciuglio hanno anche affrontato il tema del completamento della tratta Vigna Clara-Tor di Quinto che dovrà, in una seconda fase, attraversare il Tevere per connettersi, tramite la stazione Nomentana, all’anello est. Nel lotto 1B, infatti, è previsto il nuovo collegamento a doppio binario Vigna Clara-Tor di Quinto, con interscambio a Tor di Quinto con la Roma-Viterbo. Un progetto da 250 milioni di euro che dovrebbe essere completato nel 2027.

Il secondo lotto prevede il collegamento a doppio binario Tor di Quinto-Val d’Ala: 320 milioni di lavori da concludere entro il 2029. Il terzo lotto, infine, include la realizzazione del bivio Pineto-Stazione Aurelia-bivio Tor di Quinto-Smistamento, con conclusione prevista per il 2031.

È stato affrontato anche il tema dell’allontanamento dei treni merci dalle zone residenziali e la questione delle “gronde”. Si tratta di veri e propri corridoi ferroviari che permetterebbero ai convogli di evitare l’ingresso in città, favorendo così la circolazione degli altri treni. La quarta gara potrebbe essere quella decisiva.

Durante l’incontro si è discusso anche dell’ottimizzazione della fermata Pigneto “la cui gara ha avuto successo” dopo che le precedenti tre erano andate deserte.

Attualmente sono in corso le verifiche di congruità e si è parlato anche della funzionalità dell’interscambio con le linee regionali FL 6-7-8. Nei mesi scorsi il Campidoglio aveva espresso una certa irritazione per i ritardi su questo nodo cruciale della città, soprattutto in vista del Giubileo.

Negli ultimi mesi, i rapporti tra Campidoglio e Rfi sono stati tesi a causa dei numerosi ritardi nelle opere. Ora è il momento di accelerare.

Per questo motivo, è stata decisa la creazione di una cabina di regia tecnica composta da esperti di RFI, Roma Capitale e Regione Lazio. “Il lavoro della cabina di regia sarà sottoposto a una verifica politica trimestrale sullo stato di avanzamento delle opere” conclude il Campidoglio.


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