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Guerriglia urbana a Don Bosco: bastonate e lancio di bottiglie nella notte

Si ipotizza una spedizione punitiva contro alcuni gestori di locali in zona. Due i feriti

Notte di pura follia a Roma. Il quartiere Don Bosco si è trasformato in un campo di battaglia, con una violenta guerriglia urbana che ha visto protagoniste due bande rivali.

Un minimarket è stato letteralmente devastato da un gruppo di latinos armati di bastoni, bottiglie e coltelli, scatenando il panico tra i residenti, che hanno assistito impotenti alla scena dai balconi.

Bottiglie usate come armi:

La rissa, esplosa in via Flavio Stilicone, è stata un vero incubo. I residenti hanno visto due gruppi affrontarsi ferocemente tra la strada e il marciapiede, con urla e vetri che andavano in frantumi.

Da un lato, i sudamericani, dall’altro, un gruppo di bengalesi, tra cui il gestore del minimarket.

La violenza è salita rapidamente di livello: una campana per la raccolta del vetro è stata rovesciata, e le bottiglie infrante sono diventate armi mortali, lanciate senza pietà contro i rivali e il negozio.

Paura e caos:

Mentre la rissa infuriava, il quartiere si è trovato nel caos. Il rumore dei vetri infranti e della vetrina distrutta ha risuonato tra le vie del quartiere, mentre decine di chiamate ai numeri di emergenza segnalavano la situazione fuori controllo.

Sul posto sono giunte diverse pattuglie della polizia, che hanno trovato la strada devastata e persone in fuga. Alla fine, sei individui sono stati fermati: tre uomini e una donna di origine peruviana e due cittadini del Bangladesh, che sembrano essere stati le vittime di una vera e propria spedizione punitiva.

La rabbia dei residenti:

Ma dietro questa notte di follia c’è una storia più complessa. Da tempo, il quartiere Don Bosco è teatro di scontri e tensioni legate all’occupazione abusiva di palazzi dell’Inps ed Enasarco.

Le bande di latinos, accusate di creare un clima di paura e insicurezza, sono finite al centro di numerose denunce dei residenti, che da anni chiedono interventi decisivi.

È normale che un intero quartiere sia stato ostaggio per tutta la notte di bande criminali? Cosa deve succedere ancora per avere un presidio fisso?”, si legge in un post indignato del Comitato di Quartiere Don Bosco.

Il sistema criminale che controlla il quartiere:

La violenza della notte scorsa è solo la punta dell’iceberg di un problema che affligge Don Bosco da tempo. Le bande latine, che operano anche attraverso occupazioni abusive, sono accusate di aver messo in piedi un vero e proprio sistema criminale, in cui la prepotenza e il terrore regnano sovrani.

Nelle scorse settimane, era emerso da alcuni indagini come queste bande utilizzino droni, fabbri e attrezzi da scasso per entrare illegalmente negli appartamenti, trasformandoli in roccaforti.

Solo a fine settembre, i residenti erano scesi in piazza per protestare contro questa ondata di criminalità che sta letteralmente stravolgendo il volto del quartiere. Ma la notte di terrore vissuta giovedì ha dimostrato che il problema è tutt’altro che risolto.


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