Halloween. Per i bambini è solo un divertimento
Eppure c'è chi vede un diavoletto in ogni zucca intagliata oppure chi afferma che la festa non si concilia con le nostre tradizioni, ma le cose non stanno proprio cosìLa festa di Halloween è solo un divertimento, soprattutto per i bambini, eppure immancabilmente ogni anno salta fuori il guastafeste che vede un diavoletto in ogni zucca intagliata.
Ma c’è anche chi afferma che questa festa non si concilia con le nostre tradizioni, ignorando che le cose non stanno proprio così.
Trascrivo quanto ebbe a scrivere il sacerdote Mauro Leonardi, in un articolo apparso su l’Huffington Post il 30 ottobre 2014:
«E poi, la volete sapere l’ultima? Le zucche per l’1 novembre non le hanno inventate Halloween e i satanisti, ma c’erano già, qui da noi, in Italia. In Abruzzo, in passato, andavano in giro con la zucca chiedendo offerte (dolcetti) per le anime dei morti; in Puglia, a Orsara in particolare, la festa si chiamava “fuuc acost” e si decoravano le zucche chiamate “cocce priatorje”; a Serra san Bruno (Calabria, non è il Michigan) si intagliava la zucca per ottenerne un teschio (in dialetto “coccalu di muortu”) e i ragazzini bussavano agli usci delle case e esordivano con la frase “mi lu pagati lu cuccalu?” che tradotto siganifica “me lo pagate il teschio?”».
Allora la richiesta “Dolcetto o scherzetto?”, utilizzata principalmente dai bambini che girano di casa in casa per raccogliere dolci durante la notte di Halloween, non si allontana dalle nostre tradizioni. E chi vede un diavoletto nelle zucche intagliate, è probabile che un diavoletto immaginario lo abbia nella sua di zucca.
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