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Inaugurazione di Celadon il 15 dicembre

Alle ore 18:00, in via del Boschetto 123 prende il via il nuovo spazio che sarà un caleidoscopio delle produzioni ceramiche di Paola Cenciarelli e di sua figlia Cecilia

Venerdì 15 Dicembre 2023 alle ore 18:00, in via del Boschetto 123 si terrà l’inaugurazione di Celadon, un nuovo spazio che sarà un caleidoscopio delle produzioni ceramiche di Paola Cenciarelli e di sua figlia Cecilia, una materializzazione dei loro mondi interiori.

“Cecilia – spiega Paola in un post – ha sognato qualche mese fa che il negozio si sarebbe chiamato Celadon, dal noto smalto ceramico verde chiaro di tradizione cinese e coreana. Il nome non è mai neanche stato preso in considerazione all’inizio perché principalmente cuociamo in forni elettrici, mentre il celadon è legato alla cottura con combustione. Nel tempo, pensando ad altre possibilità di nome, l’idea di Celadon tornava, portando con sé significati e simboli molteplici. La ceramica celadon deve la sua popolarità in Asia alla sua somiglianza con la più nobile giada
(inizialmente ciò che ha stimolato lo sviluppo della ceramica è stata l’imitazione dei materiali più preziosi, come alternativa accessibile per chi non poteva permetterseli). La parola “céladon” è di origine francese, era il nome del protagonista del romanzo pastorale “L’Astrea” (d’Urfé, 1607): indossava pantaloni con nastri verde chiaro, colore che da qui cominciò a essere definito “céladon”; per estensione la pregiata ceramica di quel colore che l’Europa importava dall’Oriente venne denominata cosí. “L’Astrea” ha come tema centrale l’amore di Céladon per Astrea, dea dell’innocenza e della purezza, già celebrata dal poeta romano Ovidio nelle Metamorfosi; che a sua volta, in quanto romano, deve la figura della dea vergine alla mitologia greca dove era nota come “Astráia”.
Questa vertiginosa eco attraverso il tempo e lo spazio, l’intimo intreccio tra le arti dove districare la fonte originale diventa impossibile e illusorio ci affascina moltissimo. Essere consapevoli di questa dialettica continua come essenza stessa dell’arte porta a una visione del mondo dove le epoche e le nazioni vengono meno, a uno sconfinamento libero di espressione ed esplorazione. Senza margini precostituiti la pratica artistica fluisce fertile. La contaminazione è l’unica chiave della crescita, in ogni cosa. È un concetto che noi sentiamo molto vero, e Celadon ne è la celebrazione”.


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