Incendio sotto al cavalcavia di viale Palmiro Togliatti. Traffico in tilt

"C’è rammarico, perché la rimozione della discarica era programmato per essere effettuato tra poche settimane"

Ancora una volta, la via Collatina Vecchia è avvolta dalle fiamme. Cumuli di rifiuti, come in passato, hanno alimentato l’incendio, rendendo l’aria irrespirabile a causa della densa coltre di fumo.

La discarica situata nella zona tra la Togliatti e il tratto urbano della A24, è stata la fonte del rogo, che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco dalle 13 di giovedì 18 aprile 2024.Il focolaio principale si è verificato in via del Flauto.

Per monitorare la qualità dell’aria, l’Arpa ha deciso di installare centraline nella zona.

Per agevolare le operazioni di spegnimento, la polizia locale di Roma Capitale ha chiuso viale Palmiro Togliatti, nella direzione via Prenestina, deviando il traffico verso il tratto urbano dell’A24. Questo intervento è stato necessario per consentire ai pompieri di operare in sicurezza.

Non è il primo incendio di grandi dimensioni a colpire questa area. Anche lo scorso anno, a marzo, un rogo simile ha impegnato i soccorritori per diverse ore. Prima ancora nel 2019, si è verificata una situazione analoga. In passato, l’area aveva subito lo sgombero di un insediamento abusivo, lasciando dietro di sé materiali che hanno alimentato gli incendi. La situazione attuale sembra non essere cambiata.

“Grazie alla collaborazione con il Municipio IV, erano già stati individuati i fondi, da parte del Dipartimento Rifiuti di Roma Capitale, necessari per un intervento di bonifica da parte di AMA che era già stato calendarizzato” ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, presente nell’area dell’incendio insieme al Presidente del IV municipio Massimiliano Umberti.

“C’è rammarico, perché l’intervento per la rimozione dei rifiuti era già stato programmato da tempo e sarebbe stato eseguito tra poche settimane. Si tratta ora di accelerare la procedura per rimuovere, non appena l’incendio sarà spento e l’area messa in sicurezza, i rifiuti combusti e quelli eventualmente sfuggiti alle fiamme. È anche necessario – ha concluso la Alfonsi – avviare una riflessione molto seria su come salvaguardare le aree bonificate dal ripetersi degli sversamenti abusivi, altrimenti il rischio è quello di vanificare interventi che sono comunque molto onerosi per le casse pubbliche”.


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