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Ippodromo Capannelle, futuro in bilico per il 2024

La società Hippogroup resta in attesa di una proroga della concessione comunale

Nubi cariche di pioggia si addensano sul futuro dell’ippodromo della Capitale. La società che gestisce l’impianto, la Hippogroup, non figura infatti tra quelle riconosciute dal ministero dell’agricoltura per l’anno 2024. Significa che, per ora, non possono essere organizzate nuove manifestazioni di trotto o galoppo nella storica struttura Ippica.

Il decreto ministeriale che esclude HippoGroup:

Ad oggi Capannelle si trova in una sorta di incertezza . Infatti come specificato nel decreto pubblicato il 18 dicembre dal Ministero dell’agricoltura – dal 2013 competente nella certificazione delle scommesse sui cavalli – si legge che “la società HippoGroup sarà riconosciuta con successivo decreto a seguito della trasmissione da parte del comune proprietario dell’impianto della pertinente documentazione”. Quello che serve, in definitiva, è un provvedimento del Campidoglio che autorizzi la società Hippogroup di Elio Pautasso a restare nella gestione dell’impianto.

La proroga rifiutata e le indennità richieste:

Il Campidoglio, con una comunicazione inoltrata alla società HippoGroup lo scorso 10 agosto, aveva risposto all’istanza di proroga della concessione con un “diniego”. Un rifiuto che è stato comunicato alle associazioni di categoria alla fine dello stesso mese che si sono attivate per chiedere al Campidoglio un incontro chiarificatore. L’amministrazione comunale infatti, sempre lo scorso agosto, aveva fatto partire un’ingiunzione di pagamento per le indennità di occupazione. Solo nel biennio 2017-2018 la cifra richiesta è stata di 5 milioni e duecentomila euro.

Il ministero in attesa del Campidoglio:

“Il riconoscimento delle società di corse, tutt’ora in fase di registrazione, è il presupposto necessario per la convenzione, la programmazione del calendario corse” ha spiegato il sottosegretario del Masaf Giacomo La Pietra che ha inoltre chiarito, con una nota firmata il 18 dicembre, che “ad oggi rimaniamo in attesa della definizione delle assegnazioni per Roma dal Comune, che occorre ricordare ne ha la competenza esclusiva, per completare il quadro nazionale. Riguardo all’ippodromo di Roma, nel riconoscerne il valore storico per il settore, auspichiamo che il Comune risolva la questione celermente, anche per il dovuto rispetto e la tutela dei lavoratori delle rispettive strutture”.


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