La bottega di Angelica: il paradiso dei buongustai

Alla Galleria Commerciale Casilino 23

Nel 1962, con la legge 167, il comune di Roma, dette inizio ad alcuni piani di edilizia popolare, cosicché, quando fu approvato il piano edilizio sulla Casilina, si arrivò al 23° progetto, da qui il nome del quartiere, che in seguito fu ribattezzato Villa De Sanctis.

Filippo De Sanctis fu il munifico benefattore che nel 1942 regalò la villa omonima con 12 ettari di fondo rustico all’Ente Comunale Assistenza di Roma, ma solo nel 1994 furono inaugurati i primi tre ettari di parco pubblico.

L’intero quartiere fu progettato, a forma di gigantesca cavea, dall’architetto Ludovico Quaroni.
Al progetto, che non fu ultimato per problemi tecnici, collaborarono Gabriella Esposito, Roberto Maestro e Luciano Rubino.
Il Mercato (ribattezzato Galleria) Commerciale Casilino 23 fu inaugurato nel settembre 1993, mantenendo la forma originale a T: due file di box con al centro la galleria (appunto) quasi interamente coperta.
Particolarmente simpatici ed accoglienti sono i tavoli con le panche, perfetti per socializzare (covid permettendo) ed eventualmente anche per mangiare le prelibatezze di Angelica Olivieri.

Sosta premiata al box numero 15

Angelica è arrivata al mercato soltanto da tre anni (marzo 2018), ma ha già conquistato il cuore (ed il palato) di numerosi buongustai del quartiere.

La bellezza mediterranea di Angelica (una folta capigliatura nera che fa da cornice agli occhi scintillanti) è un forte richiamo, per chi è sensibile al fascino femminile, ma è anche la sua passione per l’enogastronomia, che ci fa sostare davanti al box numero 15 sia per scambiare quattro chiacchiere, che per chiedere se ci siano novità enogastronomiche. Gli occhi di Angelica, a queste semplici domande, si accendono di lampi ed è così, che con grande competenza , può diffondersi in una appassionante descrizione dei prodotti e dei produttori.

Angelica, ottava di nove figli (ci mostra una foto della mamma: una bellezza mozzafiato), ha ereditato tanta passione (e competenza, ndr) dai genitori: “Propongo ai miei clienti le stesse cose che mangio io, per cui sono sempre alla continua ricerca di sapori genuini”.

Il segreto di Angelica

Infatti è questo il segreto di Angelica: la comunicazione continua dei prodotti proposti, la rintracciabilità dei prodotti e, cosa non secondaria, i rapporti diretti con i produttori, spesso piccoli artigiani dell’alimentazione italiana, snobbati dalla grande distribuzione.

La grande distribuzione ha tanti meriti, ma non può dare quella calda umanità, che oggi il consumatore attento richiede sempre più spesso.

I piccoli artigiani, i piccoli produttori e i piccoli imprenditori sono sempre stati l’ossatura e l’orgoglio dell’Italia, perché, nel corso della nostra storia millenaria, hanno creato la qualità, la bellezza, la perfezione anche nel campo alimentare ed è proprio questo che Angelica si propone di fare: la custode nel Paradiso dell’enogastronomia italiana.


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