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La mostra di Venturoni alla Biblioteca Vaccheria Nardi: un trionfo 

L'esposizione, aperta fino al 14 maggio, è stata una consacrazione per l’artista di Colli Aniene prematuramente scomparso nel 2011

La mostra “Omaggio a Venturoni”, inaugurata  sabato 30 aprile 2016 alla Biblioteca Vaccheria Nardi, è stata una consacrazione per l’artista di Colli Aniene prematuramente scomparso nel 2011.

La biblioteca Vaccheria Nardi infatti non ha mai visto un così nutrito afflusso di visitatori per una mostra d’arte, che ha finito per trasformarsi in tripudio.
Non siamo critici d’arte e non sappiamo se Venturoni sarà annoverato tra i grandi pittori contemporanei ma dal tributo ricevuto basta a noi per ritenerlo tale.
Amici, specialmente amici venuti a dare testimonianza d’affetto con la propria presenza che si sono commossi a vedere la gigantografia dell’artista sorridente proiettata sullo schermo. E poi i compagni di incursioni e di avventure artistiche che si son visti privare nel 2011 del loro petit maître, del loro consigliere, del suggeritore discreto. Erano presenti anche i rappresentanti della cosiddetta “Seconda scuola romana” di cui lui era stato considerato fondatore.

VenturoniL’inaugurazione è stata preceduta da un breve concerto, che ha spaziato in splendida commistione da Bach, Händel.  Procofiev ai classici del jazz, tenuto al pianoforte da  Emiliano Federici della vicina Scuola di Musica “Anton Rubinstein” fondata dalla pianista e concertista Sara Matteo.

Il bibliotecario Giorgio Salerno

La mostra, che resterà aperta fino al 14 maggio, è collocata nell’ampia sala al piano superiore della Biblioteca ed è disposta con sagacia ed eleganza  facendo emergere  i cosiddetti “periodi” che sono poi gli interessi artistici di questo curiosissimo pittore-incisore-scultore. Curioso (nel senso latino del cur che significa chiedersi perché) in quanto egli amava cercare, scoprire, scrutare, carpire segreti dagli antichi come ha detto nella presentazione Luigi Matteo in rappresentanza dell’associazione Fidia fondata dallo scultore Alfiero Nena di cui Venturoni era grande estimatore.

La mostra è stata allestita e curata dalla Signora Franca Mastrogiuseppe moglie dell’artista e dal figlio Francesco.

Oltre a Luigi Matteo che ha tenuto la prolusione hanno parlato il pittore Egidio Scardamaglia che si è spesso interrotto per la commozione nel ricordo dell’amico e Francesco, figlio di Venturoni, che dominando l’inevitabile emozione, ha ringraziato i così numerosi convenuti. Tra questi il Consigliere del IV Municipio Nicolò Corrado venuto in rappresentanza del Presidente Sciascia, la Consigliera Loredana Vasselli, la Direzione della Biblioteca Nardi, le Associazioni Fidia e Anton Rubinstein. Gli onori di casa per la Biblioteca sono stati fatti dalla dott. Maria Teresa Rago che ha anche letto una poesia sul mare nostrum scritta da una ragazza del Liceo Mamiani che, solo il giorno prima, aveva vinto il Certamen Tantucci in latino.

Ci piace ricordare il nesso  sottolineato dal relatore Luigi Matteo riguardante la riflessione dell’arte di Venturoni sempre rapportata alla realtà. Notizie come quelle dei bambini che muoiono nell’attraversare il mare nostrum non lasciano nessuno indifferente. Quel blu nero all’orizzonte dei suoi paesaggi, indefinito come il colore del mare con cui si confonde, prelude alle tragedie che si consumano giorno dopo giorno. Purtroppo tra gli sfortunati e sconosciuti protagonisti spesso troviamo bambini vittime incolpevoli immolati al moloch della guerra.

Tra i convenuti la signora Susanna Regina della bella età di 90 anni nipote del Nardi fondatore dell’antico casale e dell’antica latteria. Ha ricevuto un lungo applauso.

Gli orari della mostra sono: lunedì 14-19 – martedì 9-19 – mercoledì 9-19 – giovedì 9-19 – venerdì 9-19 – sabato 9-13.

Contatti: telefono 06 45460491 – fax 06 93370084. vaccherianardi@bibliotechediroma.it


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