La notte più buia di Roberto Gramiccia
La presentazione del romanzo lunedì 17 ottobre 2022, ore 17,00 al Teatro della BasilicaIl romanzo La notte più buia di Roberto Gramiccia (Mimesis Edizioni, 2022) sarà presentato lunedì 17 ottobre 2022, ore 17,00 al Teatro della Basilica, in piazza di Porta San Giovanni n. 10, a destra della facciata principale della basilica.
A presentarlo, insieme all’autore, saranno Simone Oggionni e Francesco Sirleto,
Modera Ginevra Amadio.
La storia di una generazione formatasi, tra il finire degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta, con la militanza politica, con la partecipazione alle grandi lotte per la trasformazione e il rinnovamento della società italiana e, nel contempo, contro la strategia della tensione, i rigurgiti neofascisti e il terrorismo stragista.
Una generazione che ha creduto e trovato alimento e motivazioni nell’utopia di un mondo nuovo, nel quale fossero conciliate le differenti aspirazioni all’eguaglianza e alla libertà individuale.
Una generazione amante della cultura, dell’arte, del cinema, che non ha mai smesso di allargare l’orizzonte conoscitivo.
Una generazione che, nonostante il crollo dell’utopia del mondo nuovo, ha fatto della solidarietà, della cura e dell’impegno a favore del prossimo e a difesa della natura la propria essenziale ragione di vita.
Una generazione che ha cercato un punto di contatto e un accordo tra gli imperativi della ragione e le impellenti esigenze e richieste dei sentimenti, e non sempre lo ha trovato.
Una generazione cresciuta in un quartiere popolare, circondato da borgate e borghetti, un quartiere nel quale vivo e recente era il ricordo della Resistenza e anche molti suoi protagonisti.
Un romanzo che è anche il bilancio di una vita piena e intensa, intessuta di errori e di sogni non realizzati, ma anche di scelte e di azioni di cui andare fieri ed orgogliosi.
Un appuntamento da non mancare.
L’autore: Roberto Gramiccia, medico, critico d’arte, curatore di mostre, giornalista, scrittore, autore di numerosi libri (questo è il dodicesimo), nei quali il filo conduttore, l’idea di fondo è il nesso tra fragilità e creatività.
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