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La prima Vespa non si scorda mai

Presentato l’innovativo libro di Paola Scarsi alla biblioteca del Pigneto Goffredo Mameli

L’11 aprile 2024 è stato presentato al Pigneto il libro che racchiude i racconti di personaggi noti che hanno posseduto o possiedono ancora la mitica Vespa. Si tratta di un libro che l’autrice definisce “collettivo” e che segue, per così dire, un filone nato in un momento molto particolare della nostra storia: la pandemia. Per un motivo, che Scarsi ha spiegato con chiarezza e sincerità: “Non sono una scrittrice, o meglio non ero una scrittrice. Non ho mai avuto un romanzo nel cassetto. Essendo giornalista ho sempre scritto solo comunicati stampa ed articoli ma durante la pandemia ho iniziato a ‘girellare’ sul web e ho notato il fermento di idee delle persone: tutti cercavano di inventare qualcosa per tirare avanti, così ho pensato di raccogliere in un libro le loro iniziative, e l’editore me ne ha chieste 365.

Da qui è nato il mio primo libro Oltre il Covid: 365 idee per superare la crisi. Il primo libro mi ha dato visibilità e ho pensato di farne un altro, anche per aiutare le persone a uscire dalla sensazione di clausura instillata dalla pandemia, in cui raccoglievo le loro storie ed è nato Lo ScaldaCuore – 100 personaggi noti e meno noti raccontano il loro primo bel ricordo. Ho così scoperto che mi piace scrivere in maniera condivisa, perché mi piace ascoltare.”

Come ha spiegato Arianna Roccoli, responsabile attività culturali della biblioteca, nell’introdurre l’incontro, anche il libro sulla Vespa è un’opera collettiva, nata dai ricordi dei protagonisti. Ricordi che hanno a che fare con la storia della nostra società: la Vespa è infatti diventata, fin da subito, nel dopoguerra, il simbolo del design italiano ma anche del processo di motorizzazione di massa.

Il libro – come ha aggiunto il giornalista Massimiliano Morelli che ha dialogato con l’autrice durante la presentazione della quarta ristampa – racchiude racconti di persone che sulla vespa hanno vissuto momenti di emozione, il primo bacio, il primo innamoramento. Momenti che hanno segnato la loro vita, come la storia di un ragazzo che ha raggiunto in Vespa il Bangladesh per andare a prendere la bimba adottata in un villaggio che ha raggiunto la notte di Natale, sorprendendo tutti con quel mezzo che nessuno aveva mai visto prima. “Ma io non volevo il suo viaggio: di viaggi se n’è scritto già tanto. Io volevo un momento speciale e lui ha capito e mi ha raccontato l’arrivo nel villaggio, trasmettendo le sensazioni. Ed è questo che ho voluto fare con il mio libro”.

Un’autrice dunque che lascia che a narrare sia direttamente l’anima del protagonista, un protagonista vivo, vero, reale. Forse famoso, forse meno noto, ma comunque uno di noi.

Il libro è innovativo perché è polisensoriale. Non vi sono immagini stampate: al loro posto troviamo per ogni storia narrata un QR Code: se si scarica l’App gratuita Vesepia e lo si inquadra, compaiono video e fotografie dei protagonisti. 


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