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La Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974 in Portogallo

INTRODUZIONE

Il 25 aprile nel nostro Paese è Festa Nazionale, chiamata Festa della Liberazione perché si celebra la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Il 25 aprile è Festa Nazionale anche in Portogallo, chiamata Giorno della Libertà (Dia da Libertade), perché si celebra la fine della quarantennale dittatura fascista, instaurata da Antonio de Oliveira Salazar nel 1933 ed abbattuta con un golpe militare incruento (fatto anomalo nei colpi di stato) organizzato quel giorno dal Movimento dei Capitani (Movimento dos Capitaes).

Vediamo come si svolsero i fatti, con una breve introduzione.

In Portogallo il 28 maggio 1926 c’è un golpe militare, guidato dal generale Carmona, che nel 1928  nomina Ministro delle Finanze con ampi poteri Antonio de Oliveira Salazar, il quale diventa nel 1932 Capo del Governo e l’anno seguente emana una nuova Costituzione, che gli affida pieni poteri, superiori a quelli del Presidente della Repubblica, basata sui principi del fascismo italiano (Mussolini è Capo del Governo dall’ottobre 1922) e del corporativismo economico, sui quali è fondato lo Stato Nuovo (Estado Novo), retto da un solo Partito, l’Unione Nazionale, guidato da Salazar. Inizia così il regime salazariano, che si mantiene al potere attraverso la dura repressione del dissenso politico, che è messo a tacere dalla famigerata polizia politica PIDE (Policia International e de Defesa do Estado).

Nella Seconda Guerra Mondiale il Portogallo rimane neutrale, come la Spagna, e nel 1949 è tra i Paesi fondatori della NATO.

Negli anni sessanta si sviluppa il processo di decolonizzazione, che provoca un lungo e cruento conflitto con i Movimenti indipendentisti nati nelle Colonie portoghesi dell’Angola, del Mozambinco, della Guinea-Bissau e di Capo Verde, che sono sostenuti, militarmente e finanziariamente, sia dall’URSS che dagli USA (le massime Potenze  del tempo) per cercare di attirare nelle “rispettiva sfera di influenza” quei Paesi, una volta diventati indipendenti. In seguito, però gli USA ritirano il loro sostegno ai Movimenti indipendentisti perché  il Portogallo minaccia di uscire dalla NATO.

Nel 1968 Salazar ha un grave incidente domestico nella sua residenza estiva  e non può più svolgere l’attività politica (muore nel 1970). Diventa così Capo del Governo Marcelo Caetano, che continua la politica salazariana. L’unica timida riforma è l’abolizione della PIDE, che diventa Direzione Generale per la Sicurezza- DGS, ma continua la repressione del dissenso politico.

A causa della situazione economica, sempre più disastrosa per la guerra nelle colonie, cresce il malcontento popolare, anche all’interno dell’Esercito. Pertanto, diversi ufficiali subalterni, la maggior parte con il grado di Capitano, contrari alla politica coloniale, fondano il Movimento dei Capitani, che nel 1973 diventa Movimento delle Forze Armate-MFA (Movimento das Forzas Armadas), con lo scopo di abbattere lo Stato Nuovo salazariano, instaurando la democrazia (con elezioni libere ed abolendo la polizia politica), favorendo lo sviluppo economico nel Paese e concedendo l’indipendenza alle Colonie.

Nel dicembre 1973 il generale conservatore Kaulza de Arriaga,  ex Comandante militare in Mozambico, organizza un golpe militare, che però fallisce.

Nel febbraio 1974  il Presidente del Portogallo, l’Ammiraglio  Americo Tomas rimuove il generale Antonio de Spinola, Comandante militare in  Guinea-Bissau, per il profondo dissenso sulla  politica coloniale. Questo fatto accelera la discussione all’interno del Movimento delle Forze Armate, guidato da Vitor Alves e da Otelo Saraiva  de Carvalho, che  il 5 marzo 1974 organizza una riunione clandestina a Cascais per  discutere il programma politico, che  è approvato il 21 aprile.

Il 14 marzo i generali Francisco da Costa Gomes ed Antonio de Spinola (rispettivamente Capo e Vice Capo di Stato Maggiore) sono destituiti per non aver partecipato ad una manifestazione a sostegno del Governo.

Il 16 marzo il 5° Reggimento di Fanteria, aderente al Movimento delle Forze Armate, si ammutina e muove su Lisbona, ma il golpe fallisce e circa 200 militari sono arrestati.

IL COLPO DI STATO DEL 25 APRILE 1974

Il 24 marzo 1974 si riunisce clandestinamente il Coordinamento del Movimento delle Forze Armate, che decide di fare entro il mese di aprile un nuovo golpe, la cui organizzazione è affidata  a  Otelo Saraiva de Carvalho, il quale, il 23 aprile, comunica che il colpo di stato ci sarà il giorno 25 e che sarebbe stato diretto dalla caserma  del 1° Reggimento del Genio a Pontinha.

Intanto i leader Movimento delle Forze Armate si accordano con Carlos Albino, che dirige il programma musicale Limite della Radio Renascenca per trasmettere, come segnale di inizio del golpe la canzone operaia Grandola vila morena, scritta da Josè Alfonso, il cui ascolto è proibito, anche se il disco è in libera vendita ed è comprato da Albino il 24 aprile.

Alle ore 0,20 del 25 aprile la canzone è trasmessa dalla Radio. I reparti militari aderenti al golpe escono dalle caserme e muovono sugli obiettivi loro assegnati.  Verso le 3 di notte, i militari assumono il controllo della TV di Stato e delle Radio Clube Portugal e Emissora Nacional. Un’ora dopo è occupato l’aeroporto di Lisbona. Verso le 5.45 il reparto corazzato del capitano  Salgueiro Maia occupa con i carri armati il quartiere Terreiro do Paco,  dove ci sono i Ministeri più importanti. Poco dopo arriva un reparto guidato da un ufficiale lealista, ma i soldati solidarizzano con i “ribelli”.

Verso le 9 di mattina la fregata Gago Coutinho, che partecipa ad una esercitazione con altre navi di paesi aderenti alla NATO, riceve l’ordine di sparare sui reparti che assediano le sedi ministeriali, ma gli ufficiali rifiutano di obbedire. Poco dopo arriva  nel quartiere Terreiro do Paco un nutrito reparto, guidato dal Generale lealista Junqueira dos Reis, i cui ordini di intervenire sono disattesi sia dagli ufficiali che dai soldati.

Il Capo del Governo Marcelo Caetano si rifugia nel Comando generale della Guardia  Nazionale Repubblicana (Guarda Nacional Republicana) che è circondato dalle truppe corazzate.

Alle 11,45 il Movimento delle Forze Armate annuncia alla TV ed alle Radio di aver assunto il controllo del Paese. Invitano però i cittadini a rimanere a casa. Invece molti scendono in strada e solidarizzano con i militari.

Verso le 18 il Generale Antonio de Spinola, incaricato dal Movimento delle Forze Armate-MFA delle trattative di resa con Caetano, lo raggiunge ed alle 19,30 il Capo del Governo si arrende ed è portato al Comando del MFA nella caserma del 1° Reggimento del Genio a Pontinha.

Le ultime forze lealiste sono gli agenti della Direzione Generale per la Sicurezza- DGS (la polizia politica succeduta alla PIDE), che rimangono asserragliati nel loro Comando, davanti al quale si è riunita una grande folla, sulla quale sparano, uccidendo 4 persone e ferendone 45.  In seguito, verso le 22, si arrendono, come anche gli agenti della DGS che si trovano nella prigione di Caxias.

Alle 23.20 il Generale Spinola firma la Legge n.1, intitolata Destituzione dei dirigenti fascisti,  che dispone la destituzione del Presidente e del Primo Ministro, lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale e del Consiglio di Stato ed il passaggio dei poteri di governo alla Giunta di Salvezza Nazionale, formata da dirigenti del Movimento delle Forze Armate. Quindi emana i Decreti n. 170, n. 171 e n. 172 che dispongono la destituzione dei Governatori  delle Province, lo scioglimento del Partito unico Azione Nazionale Popolare, della  Direzione Generale per la Sicurezza- DGS, della Legione Portoghese  e delle altre  associazioni del regime salazariano.

Il 26 aprile sono liberati i prigionieri politici detenuti nelle carceri della DGS di Caixas e di Peniche. Nei giorni seguenti rientrano in Portogallo i leader politici che sono in esilio all’estero.

Il 1 maggio è celebrata in tutto il Paese la Festa dei lavoratori. Alla manifestazione che si svolge a Lisbona partecipano un milione di persone.

I Portoghesi, dopo più di 45 anni di dittatura hanno riconquistato la libertà, attraverso una rivoluzione incruenta, che è passata alla storia come Rivoluzione dei Garofani (Revolucao dos Cravos)  perché la fioraia Celeste Caeiro offrì, in una piazza di Lisbona, i garofani rossi ai soldati. che poi li infilarono nelle canne dei loro fucili.


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