

7. Alla fine del periodo repubblicano, al di fuori dell’Urbe cominciano a sorgere le villae, bellissime case di campagna utilizzate come centri di aziende agricole e luogo di riposo e di svago dalle classi più abbienti.
In genere sono costituite da un insieme di edifici adibiti a funzioni diverse: abitazione, locali di rappresentanza, granai, giardini e – soprattutto in età imperiale – luoghi di svago (terme, biblioteche, ecc.).
Un esempio di queste è la cosiddetta Villa dei Gordiani, tra il II e il IV chilometro della via Prenestina. Il suo nome deriva dai tre imperatori della famiglia dei Gordiani, che alla metà del III sec. d.C. ne tennero la proprietà e forse la residenza.
La Villa, però, narra una storia ben più antica: alcune parti del complesso, per esempio, risalgono al II secolo a.C. (il periodo della fine della Repubblica Romana) e furono sicuramente utilizzate durante i primi periodi dell’Impero di Roma.
Cisterne, condotti idraulici, ambienti destinati alla vita privata del dominus (il proprietario della villa), un ninfeo, due aule ottagone e un mausoleo rotondo (datato inizi del IV sec. d.C.) sono le strutture che passeggiando nel parco si possono ancora ammirare, anche se, purtroppo, solo attraverso una recinzione di sicurezza e senza alcuna indicazione utile alla loro identificazione.
Da alcuni anni, grazie all’impegno di alcune realtà culturali del territorio, le vestigia di Villa dei Gordiani ospitano rappresentazioni che fanno rivivere i protagonisti dell’antica Roma.
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