L’Azienda agricola Tor Tre Teste di Roberta e Renato D’Alesio

Prodotti agroalimentari di qualità a km 0, via Tor Tre Teste 182, Roma V Municipio

Di recente, abbiamo visitato l’azienda agricola di Roberta e Renato D’Alesio: un giardino di verdure, legumi, ortaggi, peperoncini (di quelli non estremamente piccanti), frutta, insomma tutti quegli alimenti che farebbero la gioia dei vegetariani, ma anche degli onnivori.

La simpatia che sprigiona la coppia è contagiosa: Renata è quasi sempre alla cassa, per la vendita diretta, mentre Renato è in giro instancabilmente per i 20 ettari sul trattore o direttamente nei campi, con qualsiasi temperatura e condizione atmosferica.

L’azienda è ben inserita nel nostro territorio in via di Tor Tre Teste (V Municipio) e facilmente raggiungibile sia dalla Prenestina che dalla Casilina. L’ampio parcheggio (gratuito) induce ad una calma riflessione degli acquisti: evitare gli sprechi alimentari è tra i principali obiettivi della nostra testata.

Roberta, infatti, ci fa notare che le verdure invendute vengono messe nella compostiera a formare il concime, naturale e biologico, per tutta la piantagione.

In questo inizio di autunno poco piovoso (a soffrire per la siccità anche ulivi e viti), la piantagione di Roberta e Renato è, invece, di un verde-smeraldo intenso, merito della irrigazione a goccia, che da tempo gli agricoltori utilizzano per il risparmio idrico.

È una azienda a conduzione familiare, che offre opportunità di lavoro non soltanto a parenti e amici, ma anche a molti rifugiati delle varie etnie, che, a detta di Renato, imparano velocemente l’arte di una coltivazione sostenibile e si integrano perfettamente nel nostro tessuto sociale.

In questo assolato sabato di ottobre, Renato mi fa visitare i campi e mi mostra con orgoglio le piantagioni di cavolfiori, finocchi, asparagi, cavolo nero, minestra napoletana (cavolo spigarello), fagioli, zucche gialle, zucchine, meloni, pomodori, cetrioli, lattughe e, per ultimo, le arnie per la produzione di miele.

Avevo in mente di fare una breve visita, ma in realtà mi sono trattenuto per quasi due ore, colpa dell’entusiasmo contagioso di Renato, che nel 1967 riuscì perfino a convincere i genitori a trasferirsi dalle Marche a Tor Tre Teste, per intraprendere quella attività che tutt’ora prospera, dando lavoro a molti e benessere alimentare a noi “cittadini”.


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