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Lolita con Paolo Calabresi e Violetta Zironi

Il 5 e 6 febbraio 2022 a Palazzo Merulana. Intervista al direttore artistico Eleonora Di Fortunato
Paolo Calabresi

Continua a Palazzo Merulana la rassegna “Cinema Teatro a Palazzo”, ideatrice e direttore artistico la vulcanica Eleonora Di Fortunato.

Eleonora ci accoglie nella veranda, dove possiamo toglierci la mascherina: sorriso accattivante, capelli rossi, occhi che si accendono appena intavoliamo il discorso sul Teatro. Proprietà di linguaggio e grande competenza culturale (e non solo teatrale) ci mettono (era presente anche il presidente della UILT LAZIO, Stefania Zuccari) subito a nostro agio, come se fossimo amici da sempre.

“Con la pandemia il teatro ha sofferto moltissimo: gli attori, i registi, le maestranze, tutto l’indotto che c’è attorno al teatro hanno letteralmente sofferto la fame”.

Violetta Zironi

Concordiamo con Eleonora, il teatro ha bisogno del pubblico in presenza, gli attori hanno bisogno di sentire il respiro del pubblico; posso capirli bene perché succede anche a me di sentirmi a disagio quando, dal palcoscenico, vedo uno o più posti vuoti.

Apprendiamo che Eleonora fa questa professione (per noi missione) da oltre trenta anni, per cui insistiamo per capire quale sia il segreto del successo della manifestazione (in tutte e due le volte abbiamo trovato il pienone).

“E’ stata una scommessa vinta – continua Eleonora -. Tuttavia, senza il contributo della Regione Lazio, della SIAE e della associazione Coopculture, non avremmo potuto mettere in scena neanche un evento”.

“Abbiamo notato – insistiamo – che il vostro è un programma molto particolare, basato indubbiamente sulla qualità, rischioso, eppure il pubblico ha risposto bene”. Stimolando il lato imprenditoriale-artistico di Eleonora, scopriamo le altre innumerevoli qualità: regista, scrittrice, traduttrice, adattatrice, giornalista di comunicazione e di diritto d’autore. “…Scelgo personalmente gli eventi, dopo averli visti personalmente” – ci dice. Ed ecco svelato il segreto di Eleonora: il senso di responsabilità e la professionalità: improvvisare in teatro non è possibile, è necessaria una grande preparazione.

Lo spettacolo Lolita basato sul libro di Vladimir Nabokov, pubblicato nel 1955 (Stanley Kubrik ne fece un memorabile film), ha visto Paolo Calabresi interpretare un Humbert Humbert sempre misurato, mai debordante e Violetta Zironi una straordinaria Lolita-cantante, che ci ha affascinato con una voce calda accompagnandosi da dolcissimi accordi di chitarra (sue le composizioni); alla fine uno spettacolo delicato, gradevole che ha incontrato il favore del pubblico, che applaudendo calorosamente ha “costretto”  gli attori a ricomparire più volte sul palcoscenico.

Giovanna Pirandello ed Eleonora Di Fortunato

La netta sensazione che abbiamo, uscendo per via Merulana, è che il Palazzo sia non solo un contenitore di opere di valore del primo novecento italiano (abbiamo ammirato, e fotografato, opere, ad esempio, di Fausto Pirandello), ma anche un prezioso polo di aggregazione culturale e che, oltre ad Eleonora, ci sia uno staff di giovani capaci di dimostrare a tutti che “con la cultura si mangia”.

Giovanna Pirandello e Loredana Martinez

 


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