Municipi: ,

Matteo e il Monte Senario – Democrazia Rai, addio – La bacchettata di Dario Fo – ‘Mist!’ – Da playboy a vecchio saggio? – Il primo di giugno 2016

Fatti e misfatti di giugno 2016

Matteo e il Monte Senario

“I debiti pregressi della Pubblica amministrazione verso i privati – ha confermato Bankitalia – sono ancora di 65 miliardi di euro”.

Nel 2014, quando il “premier” Renzi promise di estinguerli altrimenti sarebbe andato a piedi sul Monte Senario, erano di 70 miliardi. In due anni, quindi, non solo non sono stati estinti, ma sono diminuiti di appena 5 miliardi. Umanamente impossibile, perciò, che il “premier” Renzi possa onorare il suo impegno prima di lasciare, anche nel 2018, Palazzo Chigi. Nella sua fitta agenda, allora, sarebbe bene cominciasse ad annotare, anche, il suo penitenete andare in cima al Monte Senario. E sarebbe bene che la signora Renzi cominciasse a rinfrescargli la sua tuta e a indurirgli le piante dei suoi piedi. O a togliere dalla naftalina, se ancora ci sta dentro, la sua divisa di boy scout.

Democrazia Rai, addio

“La Rai, nel periodo 23-29 maggio, ha dedicato – secondo un’indagine dell’ “AgCom” pubblicata dal quotidiano “La Nazione” – 3 ore e 46 minuti al Pd, 2 ore e 31 minuti al “Movimento 5 stelle”, 1 ora e 20 minuti a “Forza Italia”, 41 minuti alla “Lega nord”. E 5 ore e 47 minuti al solo ‘premier’ Renzi”.

L’Italia, obiettivamente, è sempre meno una Repubblica democratica. La Rai, chiaramente, non lo è già più del tutto.

BenigniDarioFoLa bacchettata di Dario Fo

“Con il suo “sì” al referendum costituzionale – si è rabbuiato il “Nobel” Dario Fo – Benigni ha tradito se stesso. Ma sarà ripagato”.

Con trenta danari?

“Mist!”

“Quello sguardo – così, a pagina intera sul “Sette” del “Corriere della sera”, la pubblicità dell’ente turistico austriaco – quello sguardo di chi rimane senza fiato per l’ammirazione”.

A rimanere senza fiato per l’ammirazione, nell’immagine della pubblicità, due giovani ricchi di pelle bianca. Con il fischio due poveri giovani immigrati di pelle nera. Quelli rimangano senza fiato davanti al confine chiuso del Brennero. “Mist!” (Che cavolo!)

Da playboy a vecchio saggio?

“Renzi va battuto perché “bulemico del potere” e, quindi, pericoloso – parole di Silvio Berlusconi – Anche se è bravissimo a comunicare. E’ più bravo di me, pur se io sono più bravo di lui in un’altra cosa”.

Tutti, a questo punto, con il fiato sospeso. Più bravo, magari, in certe “performances” extraistituzionali? Niente paura. “Sono più bravo di lui – ha spiegato, infatti, Silvio da Arcore – là dove io sono un democratico vero e ho un buonsenso che mi guida in ogni cosa faccio”. Potrebbe essere, data l’età, anche veramente così.

Il primo di giugno 2016

“No – ha ribadito, durante una trasmissione su “La 7″, Silvio Berlusconi – a sposarmi non ci penso proprio”.

Il primo chissenefrega di giugno 2016.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento