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Memoria resistente 2: Roma, 24 Marzo 1944, Ascanio Celestini racconta l’eccidio nazifascista delle Cave Ardeatine

“La memoria è fatta di nomi, di facce, di luoghi, di storie, di rabbia, di giustizia, di verità.”

“La memoria è fatta di nomi, di facce, di luoghi, di storie, di rabbia, di giustizia, di verità.” (Ascanio Celestini)

Ieri, ho fatto sì che Ascanio Celestini ci raccontasse l’attacco partigiano di Via Rasella, del 23 Marzo 1944. Oggi, 24 Marzo 2024, chiudo – per così dire – questo cerchio ideale proponendovi due video in cui sempre Celestini, spiega (nel primo) e racconta (nel secondo) l’eccidio nazifascista delle Cave Ardeatine (24 Marzo 1944).  È, il suo, un magnifico uso della Memoria orale e ascoltarlo è, per noi, un modo di ricordare ed onorare quei 335 martiri antifascisti innocenti, a 80 anni da quella mattanza nazifascista.

Nota: nel primo video (breve) Celestini spiega perché ha deciso di lavorare su quell’eccidio e ancora racconta di come i tedeschi avessero problemi non solo con gli italiani, ma anche con la Lingua Italiana (meglio la sintassi, i nerbi etc., etc.)

Il video lo trovate qui: https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/Leccidio-delle-Fosse-Ardeatine-raccontato-da-Celestini-32f9ab9d-67a0-488e-9c0b-31329c93d049.html

Nel secondo vifeo (più lungo e girato all’interno del Carcere tedesco di Via Tasso, poi Museo Storico della Liberazione) Celestini racconta, invece, la sua “Radio Clandestina” con la quale ci catapulta nella Roma occupata e sul Piazzale del luogo di quell’eccidio.

Il video lo trovate qui: https://youtu.be/0_RGR9yUBcE


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