A Tor Vergata apre il Museo di Archeologia per Roma
Il ministro dei Beni Culturali, Franceschini: "Bisogna investire sull'archeologia delle periferie"Unire l’archeologia di Roma alle sue periferie è l’idea racchiusa nel nuovo Museo di Tor Vergata che prende il nome, per l’appunto, di Museo di Archeologia per Roma, inaugurato il 16 ottobre 2014 dal Ministro del Mibact, Dario Franceschini e curato dalla professoressa Andreina Ricci.
Perché Roma infatti non è solo centro storico con i monumenti famosi come i Fori, il Colosseo o la Domus Aurea. Roma è un museo a cielo aperto che va dal centro ma soprattutto arriva alle periferie; spesso dai saggi di archeologia preventiva, quelli insomma che si eseguono quando la città ha bisogno di nuovi sottoservizi come l’illuminazione pubblica o il passaggio di canali idrici, il terreno restituisce storia.
Una storia che permette di interpretare il territorio del passato e di ricostruirlo pezzo dopo pezzo. Il Museo di Tor Vergata punta a rendere comprensibili resti e rovine che, a Roma, sono distribuiti un po’ ovunque fuori dal centro storico, e poggia sulla convinzione che è necessario ricomporre l’impropria separazione tra ‘centro’ e ‘periferia’ e restituire a tutta la città importanti frammenti di storia.
Il Museo è il risultato di oltre vent’anni di lavoro del CESTER – Centro per lo studio delle Trasformazioni del territorio dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sull’archeologia romana. I lavori di ristrutturazione e adeguamento di Villa Gentile a sede museale, nonché tutto l’allestimento necessario, sono stati finanziati da Arcus S.p.A. attraverso il progetto “Roma fuori dai Fori” (importo del finanziamento: 400 mila euro).
“Una grande sfida e un segnale importante che dovrebbe servire da esempio per tutto il Paese”, ha detto il Ministro dei Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, inaugurando l’esposizione all’Universita’ di Roma Tor Vergata. “E’ un lavoro che spiega il motivo per cui investire sull’archeologia – ha sottolineato Franceschini – ma non facendolo in uno dei siti conosciuti in tutto il mondo, bensì nelle periferie urbane. Qui è illustrato il sistema per riscoprire e valorizzare quello straordinario patrimonio di storia e di cultura che c’è in tutte le periferie del Paese”.
“L’idea è far leva sulla cultura e sui beni culturali per portare uno dei patrimoni più grandi del Paese nelle zone più disagiate – ha aggiunto il rettore dell’ateneo, Giuseppe Novelli – E’ per questo che abbiamo lanciato il ‘Progetto Tor Vergata-Terza missione’, che da qui ai prossimi tre anni porterà l’università ad uscire dalle mura dell’ateneo per incontrare la gente, le imprese e le scuole”.
“E’ un piccolo museo, ma ha dietro di sé una grande idea – aggiunge Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa – Riscattare le periferie dalla loro perpetua marginalità e riportarle al centro dell’attenzione del nostro tempo. Le periferie vanno salvaguardate e migliorate, ma questo miglioramento deve partire dal recuperare la memoria storica del luogo. L’archeologia è una chiave per farlo e questo museo di Tor Vergata credo sia il primo vero esperimento in questo senso”.
Per informazioni: http://museoapr.it/ – Tel. 06 2024732
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Bello cominciamo a chiedere di fare altrettanto per il casale della cervelletta, stupendo esempio di maschio medioevale abbandonato a tor cervara dal ministero, dalla sovrintendenza e da tutti gli altri che dovrebbero occuparsene…
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Grazie abbiamo aggiunto le news da lei richieste