Categorie: Concerti e Musica
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“Neil Young Day” per i 60 anni del songwriter canadese

Al Jailbreak, presentato da www.rockinfreeworld.135.it e Wooden Nickel con il sostegno del V municipio

E’ iniziato alle 19 di domenica 20 novembre, al Jailbreak, il Neil Young day, evento nazionale per festeggiare i sessanta anni del songwrite canadese Neil Young, presentato da www.rockinfreeworld.135.it e Wooden Nickel, con il patrocinio e il sostegno del V municipio di Roma.

In poco tempo i tavoli del locale e tutti gli spazi si sono riempiti. All’entrata del Jailbreak è stata allestita una mostra fotografica: su tutte le pareti meravigliosi poster e gigantografie dell’artista. Tra le luci soffuse del locale, il volto di Neil Young faceva da protagonista.

Giancarlo Susanna, noto critico musicale e maestro di cerimonie dell’evento, ha aperto la serata ripercorrendo la carriera artistica di Young, mentre alle sue spalle scorrevano meravigliose foto inedite e alcune copertine degli album. La musica ha iniziato, subito, a fare da padrona con le note dolcissime del flauto di Adriano Candali che ha accompagnato la proiezione di filmati inediti, provenienti dagli archivi di Wooden Nickel, la storica fanzine internazionale creata da Francesco Lucarelli, Stefano Frollano e Mauro Coscia e dedicata interamente a CSN&Y. Filmati che abbracciavano tutti i periodi artistici di Young, dai Buffalo Springfield a CSNY, dai Crazy Horse agli International Harvesters e altre innumerevoli collaborazioni.

Alle 21.30 hanno iniziato a suonare i musicisti. Primo fra tutti Stefano Fedele, seguito da Renzo Cozzani, Waterfall, Mr Young, John Hughes dei Broken Arrow, giunto dal Canada per l’occasione, e Francesco Lucarelli.
Dopo la Lucarelli band è intervenuto il consigliere delegato alla cultura del V Municipio Massimiliano Marcucci che ha ringraziato l’organizzazione e gli artisti presenti sottolineando che da sempre il V Municipio ha dimostrato sensibilità e attenzione verso iniziative musicali di alto livello. “A testimonianza di ciò – ha affermato il consigliere Marcucci – il rapporto costante e proficuo che si è instaurato con il Qube e il Jailbreak. L’istituzione, se vuole essere di prossimità, deve saper scovare quei locali tanto amati dai giovani e contribuire a far si che diventino importanti luoghi di socializzazione nel territorio”.
Finalmente la presentazione di Billy Talbot, attraverso le parole straordinarie di Neil Young: “… Talbot, un bassista veramente poderoso che suona solo due o tre note, e la gente ancora non sa se conosce solo quelle note o se sono proprio quella nota che vuole suonare …. Quella nota parla da sola, una grande fottuta nota, anche quella più morbida è grandissima”.

Emozionante l’entrata di Talbot, tra giochi di luce e la dolcissima musica di “C’era una volta il West” in un’ atmosfera pacata, sognante dalle dolci sfumature di tenui colori. L’esibizione molto spirituale, interiore, passionale.

La chiusura della serata è spettata alla band romana “Young & Old”. Splendido il finale: più di venti musicisti sul palco, anche Billy Talbot, per regalare a tutti i presenti un vero inno: “Rockin’ in the free world”.


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