Nicola Lagioia al Teatro Biblioteca Quarticciolo

Il 26 gennaio nella Rassegna TBQ LetteraturaDuemila l'autore de "La città dei vivi" una vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica

Il caso Varani, uno dei casi di cronaca più efferati degli ultimi anni, è al centro del romanzo La città dei vivi (Giulio Einaudi Editore) di Nicola Lagioia, una storia nera e perversa avvenuta a soli 3 km dal Teatro Quarticciolo. La rassegna #TBQLETTERATURADUEMILA – un progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo in collaborazione con le Biblioteche di Roma – propone il 26 gennaio alle ore 19 un incontro con lo scrittore, a cura della giornalista e autrice Francesca De Sanctis. L’incontro è ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell’incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?». Lagioia conduce il lettore in un viaggio per le strade buie della città eterna, un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull’istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.

La città dei vivi

Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo piú giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l’attenzione, sconvolgendo nel profondo l’opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande piú inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l’omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l’intero mondo che li circonda.

Nicola Lagioia segue questa storia sin dall’inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d’assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi. Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere.

Nicola Lagioia

Nicola Lagioia – Ritratti
©Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Nato a Bari nel 1973, Lagioia ha collaborato con diverse case editrici, scritto sceneggiature e ha partecipato a numerose raccolte di racconti. Ha esordito nel 2001 con il romanzo Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), a cui ha fatto seguito nel 2004 Occidente per principianti, incentrato sulla precarietà giovanile dei nostri tempi. Dell’anno successivo è il saggio Babbo Natale. Dove si racconta come la Coca-Cola ha plasmato il nostro immaginario, e del 2009 il romanzo Riportando tutto a casa, Premio Siae, Premio Vittorini, Premio Volponi e Premio Viareggio 2010 per la narrativa. Tra le sue ultime pubblicazioni: Fine della violenza (2010), La ferocia (2014, Premio Mondello 2015 e Premio Strega 2015), Esquilino. Tre ricognizioni (2017) e La città dei vivi (2020, Premio Bottari Lattes Grinzane 2021). Nel 2016 è stato nominato direttore del Salone internazionale del libro di Torino.

 

NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass rinforzato, dai 12 anni in su, e l’uso della mascherina ffp2 secondo le normative covid 19 vigenti.


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