‘Nino Migliori. Il passato è un mosaico da incontrare. Ritorno agli anni Cinquanta’

‘L’architetto della visione’ racconta al Vittoriano l’Italia tra il 1950 e il 1959

Nino Migliori racconta nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano l’Italia tra il 1950 e il 1959. La mostra fotografica ‘Nino Migliori. Il passato è un mosaico da incontrare. Ritorno agli anni Cinquanta’, è presente dal 9 luglio al 5 settembre 2010 con circa cento fotografie, tra cui numerosi inediti, dell’artista bolognese, comprese nel periodo generalmente denominato neorealista. Sono foto che esplorano la realtà sociale della rinascita dell’Italia del XX secolo, dopo le censure del primo Ventennio.
Migliori è considerato uno sperimentatore, un sensibile esploratore e alternativo lettore, che attraverso le sue produzioni visive caratterizzate offre opere originali ed inedite. E’ un autore che sa offrire con la fotografia, all’origine strumento documentario, valori e contenuti legati all’arte, alla sperimentazione e al gioco. Oggi Migliori è conosciuto come un vero architetto della visione. Ogni suo lavoro è frutto di un progetto preciso sul potere dell’immagine.
Migliori con Veronesi, Grignani, Munari e pochissimi altri, è uno degli operatori che in Italia prosegue la ricerca delle avanguardie sul fronte della riflessione sui linguaggi iconici, la fotografia come nodo centrale dell’immaginario e della ricerca formale.
“Nino Migliori – è riportato in un saggio di Roberto Maggiori, curatore della mostra e docente di Storia della fotografia presso l’I.S.I.A. di Urbino – si avvicina alla documentazione ‘neorealista’ rispondendo al forte richiamo di quegli anni verso l’impegno sociale e la ripresa diretta. Tra il 1950 e il 1959 il fotografo bolognese esplora così l’Italia attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, interessato alla realtà sociale finalmente accessibile e registrabile dopo le censure del fascismo. L’intento non è di denuncia né la ricerca di ‘facili’ scorci pittoreschi, per l’autore si tratta di un’occasione, l’ennesima, per la sua incessante sperimentazione che lo vede coinvolto nel rinnovamento del linguaggio fotografico dal 1948 in poi”.
“La lettura del genere neorealista fatta da Migliori – prosegue Maggiori – è originale e sui generis, l’incontro con le ‘Genti’ del Sud, del Nord, dell’Emilia e del Delta, offrono all’autore un pretesto per mettere in scena, a ben vedere, alcuni elementi che si riscontreranno pienamente nelle arti visive solo a partire dalla successiva stagione culturale degli anni ’60”.
Orario mostra: tutti i giorni 9.30 –19.30 con ingresso gratuito.
Per informazioni: tel. 06/6780664; www.aroundphotography.it.


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