Nuova presa di posizione di Mastrantonio sulla Togliatti

Dura lettera al sindaco Alemanno

Oramai non passa giorno che il presidente del Municipio Roma 7 non prenda carta e penna e scriva alle massime rappresentanze del Comune di Roma per ricordare loro le proprie responsabilità e le aspettative dei propri cittadini disattese dalla maggioranza capitolina chenei giorni scorsi attraverso il sindaco Alemanno ha, con tanto di risonanza mediatica, dichiarato positivo il bilancio dei primi due anni di attività, omettendo di dire, che a maggio inoltrato la macchina capitolina da lui stesso condotta, viene spinta da un carburante economico erogato a dodicesimi. Infatti il bilancio economico del Campidoglio, oltre a non essere stato approvato dal consiglio comunale, non è stato neppure discusso nelle sedi opportune (forse, si dice, neppure, abbozzato).

Mastrantonio questa volta ha preso di petto l’annoso problema della corsia preferenziale sulla Palmiro Togliatti inviando una circostanziata lettera, oltre che al sindaco Giovanni Alemanno, anche al comandante generale dei vigili urbani dott. Angelo Giuliani, al Direttore del dipartimento mobilità, all’Atac, all’agenzia Roma Servizi per la Mobilità e ai presidenti dei municipi 5 e 10, interessati dal tracciato.

Nella lettera Mastrantonio torna a segnalare la pericolosità della famigerata corsia preferenziale, sottolineando la presenza di buche e dissesti nel fondo stradale e delle numerose e continue segnalazioni da parte di singoli cittadini e associazioni che lamentano l’alto tasso di inquinamento che il corridoio provoca con il congestionamento del traffico, oltre che all’aggravarsi del rischio per il transito pedonale.

Il presidente municipale nella sua missiva ha ricordato al Sindaco e a tutti i responsabili le numerose note inviate in seguito a comunicazioni di pericolosità rilevate dalla U.O. VII Gruppo della Polizia Municipale,le ultime nel mese di marzo e aprile 2010 e nel quale è evidenziata la presenza di avvallamenti e la necessità di ripristinare la pavimentazione.
Mastrantonio è andato giù duro, arrivando a chiedere la chiusura del corridoio della mobilità al fine di tutelare la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini, automobilisti, ciclisti e pedoni e il ripristino della situazione preesistente (ricordiamo che l’opera è costata oltre 13 milioni di €). E questo anche in considerazione del fatto che dall’amministrazione centrale trapelano notizie in cui si parla di studi di settore, incentrati su possibili varianti e percorsi alternativi, tra cui anche quello di un "corridoio della mobilità su rotaia", studi che, ancora una volta, non prendono in considerazione le proposte e le esigenze di chi poi si deve sobbarcare problematiche di spessore cittadino.

A questa ennesima e dura presa di posizione di Mastrantonio una domanda sorge spontanea, ma gli eletti nel Consiglio municipali cosa fanno? E soprattutto: perché non producono atti a sostegno delle iniziative?


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