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Omaggio ad Anna Magnani al Teatro Planet di Roma

Il 26 novembre 2016 è andato in scena in via Crema lo spettacolo di e con Caterina Costantini

In via Crema, a due passi dalla Basilica di San Giovanni di Roma, nello scenario del piccolo e raccolto Teatro Planet, il 26 novembre 2016 è andato in scena Cara Anna Magnani. Spettacolo di e con Caterina Costantini, riproposto con successo in diversi teatri d’ Italia dal 2011, nemmeno questa volta ha deluso le aspettative del pubblico.

Strutturato in un monologo di due tempi, compie la non facile impresa di rendere omaggio ad un personaggio chiave del cinema italiano. Una talentuosa e valida interprete Caterina Costantini, grazie anche ad una fisicità e ad una voce che rievocano caldamente la Magnani, ripercorre momenti della vita privata dell’ attrice e della vita professionale che coincidono con passaggi fondamentali della storia del cinema italiano. La Costantini però entra ed esce dal suo personaggio, facendo la spola tra la Magnani e la Costantini, attrice di origine barese, anche lei nota nel panorama teatrale nazionale.

Questa scelta registica originale le permette di dialogare con il suo personaggio, rivelandone fragilità e insicurezze della vita personale, e nel contempo facendoci conoscere anche la regista e attrice Caterina Costantini. È in realtà il racconto di due attrici, di due donne, a tratti speculari per la comune passione e intensità di vivere e recitare. Con grande pathos e commozione la Costantini, infatti, ci ripropone il passo della violenza sessuale su Cesira e Rosetta nella Ciociara, nell’ adattamento teatrale di Annibale Ruccello, di cui la Costantini è stata protagonista. Inoltre la scelta di non sparire dietro l’interpretazione, ha permesso anche un rapporto interattivo con un pubblico partecipe ed estremamente divertito dinanzi alla vis comica della Costantini.

unnamed-47Ma non mancano momenti drammatici in cui appare in tutta la sua evidenza, la sapienza attoriale della Costantini. Nella tormentata vita sentimentale della Magnani che si intreccia con quella professionale, c’è la disperazione della fine delle sue storie d’amore infelici.  L’abbandono del marito, Goffredo Alessandrini, di Massimo Serato da cui ha avuto il suo unico figlio Luca, poi di Roberto Rossellini, innamoratosi di Ingrid Bergman. Vengono ripercorsi anche gli incontri professionali con Totò, Visconti, Paolo stoppa. Il contraltare maschile è retto dall’ intermittente presenza di Fabio Mureddu.

La pièce teatrale ha riscosso grande partecipazione di pubblico nell’unica serata in cui è andata in scena che è uscito dalla sala commosso e divertito. La bravura di questa eccelsa autrice e interprete, dal 1985 anche produttrice, è racchiusa proprio nella capacità di creare risata e divertimento, e qualche momento dopo pianto nel pubblico. Intenso, appassionato e, aspetto non secondario, didascalico per la precisione con cui vengono ripercorsi 40 anni di cinema italiano; in una parola: un capolavoro.


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