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Nonostante le belle giornate le alte temperature, il weekend dell’ora solare è arrivato.
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, dopo sette mesi, dovremo portare indietro le lancette dell’orologio sulle ore 2.
Per guadagnare un’ora di sonno, perderemo sessanta minuti di luce naturale nel pomeriggio.
L’ora legale tornerà tra il 25 e il 26 marzo 2023.
L’ora legale ha permesso di risparmiare 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 190 milioni di euro.
Questi i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale.
Sono oltre 265.000 le firme raccolte per prorogare fino alla fine di novembre l’ora legale. A promuovere l’iniziativa la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit.
”La proroga dell’ora legale, almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili – dichiara Alessandro Miani, Presidente Sima – nel contesto del caro-bollette e dei comportamenti anti-spreco richiesti ai cittadini col decreto appena approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificarne anche in sede europea l’opportunità del mantenimento permanente”.
L’appello è stato raccolto e pubblicato sulla rivista Lancet Regional Health Europe.
Tra i firmatari dell’appello figurano il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ed ex Euro-parlamentare Nicola Caputo, Luigi Gabriele (Presidente di Consumerismo No Profit), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Annarita Corrado (Dirigente Scolastica e l’epidemiologo Prisco Piscitelli (Vicepresidente SIMA).