Ordigno bellico, dal 6 all’8 marzo lo sgombero dell’ospedale Casilino

L'attività del pronto soccorso è stata sospesa dalle 15 del 5 marzo, in vista dell'evacuazione totale prevista per domenica 8

Policlinico Casilino. Foto di Simone Ferraro / GMT

E’ previsto per la giornata del 6 marzo 2009 lo sgombero del Policlinico Casilino, a causa del ritovamento lo scorso 24 febbraio di un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale in un cantiere nei pressi del vicino ospedale in via di Tor Tre teste.

L’attività ospedaliera relativa al pronto soccorso è stata sospesa già dalle 15 del 5 marzo, in vista dell’evacuazione totale prevista per domenica 8 marzo.

Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro ha disposto le modalità perché l’operazione avvenga nella massima sicurezza per cittadini e malati del nosocomio. Il sindaco Gianni Alemanno attiverà, dalle 9 di domenica 8 marzo, un centro operativo nella caserma XI Battaglione Trasporti Flaminio in via Casilina e disporrà lo sgombero degli edifici nel raggio di 350 metri dal luogo del brillamento dell’ordigno bellico e "individuare le aree in cui far confluire le circa 6000 persone da evacuare".
La Regione invita a non recarsi al pronto soccorso del Policlinico Casilino. Solo in caso di effettiva urgenza i cittadini si possono rivolgere alle strutture sanitarie adiacenti: Policlinico Umberto I, ospedale S.Giovanni, Vannini Figlie di San Camillo. Saranno rinforzati i pronto soccorso degli ospedali di Frascati e Tivoli, nonché tutte le altre strutture ospedaliere di Roma e provincia.


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