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Ostia Antica: Modella pestata e minacciata, l’ex fidanzato stalker picchiava anche il cane

L'uomo, di 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri dopo la denuncia della vittima

Non sopportava l’idea che potesse avere un altro ragazzo. E nemmeno che la sua ex ricevesse sul telefonino un like a una sua storia su Instagram.
Una sequela di violenze per una ragazza di 24 anni, modella, aggredita più volte dal compagno, che ha poi lasciato nel luglio scorso per rifugiarsi nell’abitazione dei genitori a Centocelle. 

Una storia al limite che l’ha portata a denunciare tutto ai carabinieri a fine novembre dello scorso anno (2023), quando è stata aperta un’indagine su quanto successo alla giovane.

Un incubo iniziato già dal 2020 quando la sua relazione con il 32enne è cambiata. Prima la gelosia sempre più pressante e poi le aggressioni, anche fisiche.

Botte anche al cane «pacificatore»:

Un rapporto, come hanno ricostruito gli stessi militari dell’Arma della compagnia di Ostia, che a un certo punto si è trasformato in convivenza con la ragazza. Ma le cose non sono andate per il verso giusto, nonostante i tentativi di lei per cercare di portare avanti la storia anche con l’adozione di un cane per rasserenare gli animi e avere un affetto in comune.
Alla fine anche l’animale – come ha ricostruito chi indaga – è rimasto vittima di episodi di violenza da parte del compagno.

Il gesto folle davanti all’abitazione:

La goccia che ha fatto traboccare il vaso c’è stata lo scorso 27 novembre 2023 davanti all’abitazione della 24enne, a Ostia Antica. A dare l’allarme per primo era stato un condomino che aveva segnalato delle urla e rumori di calci contro un portone.

I carabinieri intervenuti sul posto hanno appreso che poco prima il 32enne si è presentato davanti la porta di ingresso dell’appartamento della vittima, in evidente stato di agitazione, pretendendo di entrare in casa.

Al rifiuto della ex, l’uomo ha iniziato a prendere a calci la porta di casa minacciandola di morte. Da lì scattata l’indagine culminata con l’arresto dell’uomo. Gli elementi raccolti hanno consentito alla procura di richiedere e ottenere dal tribunale il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato.


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