Parlami d’amore Mariù

Un quartetto di giovani donne talentuose al centro Lepetit

Il terzo pomeriggio culturale del 17 aprile 2016 organizzato da Palmira Pasqualini
al Centro Lepetit si apre, come di consueto, con il coro Accordi e Note che fa gli
onori di casa cantando, sotto la direzione del maestro Roberto Boarini, tre brani
tratti dal repertorio del suo recente concerto dedicato a Fabrizio de André.
Il pubblico anche questa volta è davvero numeroso; gli eventuali ritardatari
possono ambire solo a posti in piedi!
Parlami d amore Mariù 3 (copertina spartito)Fa il suo ingresso sul palco il quartetto Mariù composto da un trio di archi e una voce: quattro giovani splendide ragazze che solo al loro apparire portano una ventata di freschezza e di elettrizzante effervescenza.
Sono vestite di un corto abitino nero vivacizzato da una fusciacca colorata e a pois che rende l’insieme graziosamente vintage. La mise è dunque in tono con il repertorio che le “Mariù” propongono.
Ciò che ci fanno ascoltare è infatti una successione di canzoni italiane in voga a
cavallo del secondo conflitto mondiale, un excursus canoro di un trentennio che
va dagli anni ‘30 sino ai ‘50; musica “vintage”quindi nel senso etimologico del
termine che originariamente si riferiva al vino invecchiato e di pregio e che
dunque aveva acquisito caratteristiche di qualità superiori.
quartetto mariùE quelle canzoni, lungi dall’essere superate e vecchie, sono uniche ed irripetibili,
come il vino d’annata, e le “Mariù”le ripropongono in chiave “moderna”,
riarrangiate con un sound di jazz classico che rende il tutto molto dinamico, vivace
e frizzante.
Violino, viola e violoncello sono il trio di archi magistralmente suonati
rispettivamente da Giulia Pavan, Silvia Andracchio ed Elisabetta Cagni; la voce,
fresca e briosa, è di Chiara Marcon.
Sono nata una manciata di anni dopo la fine della guerra e le musiche che hanno
accompagnato la mia infanzia sono state le canzoni canticchiate da mia madre e
suonate al violino da mio padre; canzoni della loro gioventù, degli anni precedenti
la guerra e del primo dopoguerra, le stesse canzoni che le Mariù ripropongono in
questo terzo pomeriggio culturale.
quartetto mariù con fotoMi immagino che ascoltarle oggi, più di mezzo secolo da allora, mi possano
comunicare una malinconica nostalgia del tempo passato ed invece no, le Mariù
compiono la magia: frizzanti, vivaci, giovani, belle, bravissime mi consegnano una
allegria e una gaiezza che mi rimane appiccicata addosso per tutta la serata.
Evidentemente anche il pubblico prova le mie stesse sensazioni perché non è un
successo, ma letteralmente un tripudio.
Non c’è che dire, le quattro Mariù hanno talento da vendere.
Chissà che non se ne possa acquistare un po’?!


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