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Per Caterina Martinelli ad 80 anni dalla scomparsa

Il 2024 rappresenta un anno importante per la nostra Associazione e per i cittadini di questo territorio: sono 80 anni dalla tragica morte di Caterina Martinelli. Abbiamo dedicato un Concorso Letterario, arrivato alla nona edizione, a questa eroina del nostro territorio e al suo coraggio di mamma. L’evento principale è previsto per l’inizio del mese di maggio del 2024 e l’associazione Vivere a Colli Aniene vorrebbe ricordarla attraverso un pensiero, una poesia, un brano musicale o un racconto che chiunque può inviare all’indirizzo e-mail associazione@collianiene.org .

A partire dal mese di aprile pubblicheremo sul nostro sito internet www.collianiene.org e sul gruppo Facebook Colli Aniene Quartiere il materiale che sarà pervenuto con l’autorizzazione alla pubblicazione. Se avremo abbastanza materiale daremo vita anche ad un reading poetico-letterario incentrato su questo personaggio a noi tanto caro. Ad oggi sono già arrivati i contributi di alcuni poeti e scrittori (Pier Carlo Beretta, Lancillotto di Castel Gandolfo, Antonio Barcella), altri hanno annunciato la partecipazione (Catia Proietti). Abbiamo già l’autorizzazione per alcuni brani musicali dedicati alla nostra eroina (Luigi Perazzelli e Alberto Diamanti). Attendiamo ulteriori contributi da tutta Italia, dalla città, dal territorio dove viviamo e dalle scuole che vi sorgono. Contemporaneamente a noi, altre organizzazioni si stanno muovendo per questo evento culturale. L’associazione Università Popolare Michele Testa, ad esempio, sta preparando una rappresentazione teatrale incentrata su Caterina.

Ricordiamo che Caterina Martinelli fu una donna povera ma coraggiosa, nata nel 1904 e deceduta il 2 maggio 1944. Consapevole dei rischi, manifestò insieme ad altri cittadini del quartiere contro lo stato di indigenza e di fame in cui si viveva al Tiburtino III in quel periodo atroce. Durante un assalto, avvenuto il 2 maggio 1944, all’indomani delle manifestazioni del primo maggio, una guardia della PAI (Polizia Africa Italiana), accorsa per sedare il tumulto, uccise con una fucilata una donna, Caterina Martinelli, madre di sei figli. Cadde sul selciato con sei sfilatini nella borsa della spesa, una pagnotta stretta al petto, in braccio una bambina ancora lattante. Stramazzò a terra sopra la figlia che sopravvisse ma con la spina dorsale lesionata. Il giorno dopo, sul marciapiede ancora insanguinato, un cartello ricordava la vittima, una madre affamata. Quel cartello, subito fatto togliere dalle autorità, tornerà come lapide sulla facciata di una casa in via del Badile 16 dove ancora si può osservare.

 


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