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Presidio per Matteo: i ragazzi chiedono verità, sicurezza e punti di socializzazione

Mentre il ragazzo sta lottando per la vita all’ospedale Umberto I, ancora nessuna ipotesi certa su quanto accaduto: aggressione o incidente

Un presidio commovente ed ordinato, gremito di tanti ragazzi e adulti che si sono stretti intorno alla famiglia di Matteo, si è svolto ieri sera, 13 aprile 2022 a Colli Aniene in viale Sacco e Vanzetti, sul luogo dove è stato ritrovato il ragazzo nella notte di venerdì 8 aprile.

Si percepiva la rabbia covava dentro ognuno loro ma non è mai esplosa in gesti disordinati. Solo applausi scroscianti che scaturivano spontanei ad intervalli irregolari. Il pensiero di ognuno andava a Matteo che sta lottando per la vita in un letto dell’ospedale Umberto I e, per ora, non dà alcun segno di miglioramento o peggioramento, come dichiarato dalla mamma alle telecamere della “Vita in diretta”.

Forza Matteo, tutti quelli che sono scesi in strada oggi sono con te!

Uno striscione mi ha colpito più degli altri perché fotografa perfettamente la situazione di un quartiere in cui la sicurezza e la socializzazione non è certo considerata la prima priorità di chi ha amministrato e amministra il territorio: “MATTEO HA PAGATO PER IL VOSTRO ABBANDONO ! GLI AMICI E LA FAMIGLIA VOGLIONO LA VERITA’”

Ancora nessuna ipotesi certa su quanto accaduto: aggressione o incidente. Si continua ad indagare ma le risposte non arrivano. Eppure non dovrebbe essere così difficile escludere o confermare se si tratta di incidente o meno. In quei sette minuti di vuoto, a quell’ora tarda della notte, saranno transitate su viale Sacco e Vanzetti al massimo dieci/venti veicoli che non potevano evitare la telecamera di viale Togliatti. Se avessero controllato questi veicoli, probabilmente avremmo già la risposta che tutti stiamo aspettando. A questo punto, mi viene il dubbio che detta telecamera non fosse in funzione. Ma torniamo all’ipotesi di funzionamento. Se quell’esiguo numero di veicoli fosse stato controllato e nessuno riportasse il segno di un investimento, allora si potrebbe andare con più convinzione verso l’ipotesi dell’aggressione. Ci sono poi altre telecamere che potrebbero aver visto qualcosa come quelle della Sisal.
Le nostre sono solo ipotesi e non dobbiamo insegnare il mestiere a nessuno. Ma fate presto a darci quelle risposte che stiamo aspettando perché questo quartiere PRETENDE LA VERITA’ PER MATTEO.


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