

Strutture specialistiche, interventi sulla persona, informazione e prevenzione
Territorio e formazione: queste le basi di lavoro su cui opera e lavora il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL RM D. Per pensare ad una “cultura della salute mentale” sono necessarie non solo reti territoriali di strutture specialistiche e di interventi sulla persona (medico-sanitari, sociali ed integrativi), ma anche e soprattutto una formazione che non lasci dubbi sulla complessità dei disturbi psichici e mentali.
Il 25 ottobre hanno inaugurato il convegno i due presidenti, il dott. Balbi, direttore del Dipartimento di salute mentale e il dott. Petrini, responsabile del dipartimento. Quest’ultimo ha chiarito l’intento dell’ASL RM D di portare avanti un discorso sulla psichiatria ospedaliera e territoriale, per il quale lo stesso congresso opera da ormai da tre anni. Il dott. Balbi ha poi sottolineato come anche l’organizzazione dei workshop sul centro per i disturbi della personalità (fenomeno in forte aumento nei paesi industrializzati) e quello sull’intervento precoce di disturbi psichici, rappresentino il completamento di un modo di pensare alla cultura della salute mentale del tutto innovativo. Il III Congresso di psichiatria e cultura infatti, punta proprio alla promozione e allo sviluppo di due nuovi centri di cura, promossi e realizzati nell’ambito dell’ASL RM D.
Il 26 ottobre sarà anche l’occasione per conoscere da vicino il prof. Max Birchwood dell’Università di Birmingham (UK), che da anni ormai lavora e promuove l’intervento precoce nelle psicosi. I suoi dati epidemiologici e i risultati dei suoi studi verranno messi a confronto con i modelli e le terapie in uso nella nostra Regione, dove, vuoi per scarsità di risorse, vuoi per difficoltà organizzative, l’intervento nelle psicosi si realizza in fasi più avanzate della malattie, determinando il più delle volte forme di disabilità problematiche da gestire.
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