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Quegli spioni Usa – Boris l’europeo – Uccidete quella burocrazia

Fatti e misfatti di febbraio 2016

Quegli spioni Usa

“I servizi segreti degli Stati Uniti – è scoppiata la bomba – hanno ininterrottamente spiato al telefono, durante i suoi ultimi tre anni di Governo, l’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i suoi più stretti collaboratori. Mettendo a parte delle intercettazioni non solo il loro Presidente Obama, ma anche l’allora Presidente francese Sarkozy e l’immarcescibile Cancelliera tedesca Merkel”.

Fatto, Berlusconi o non Berlusconi, di una gravità enorme. Sul quale l’attuale “premier” Renzi, Berlusconi o non Berlusconi, dovrebbe farsi sentire con la voce grossa. Anche per evitare che i servizi segreti degli Stati Uniti continuino ad intercettare, magari, quante volte lui ora se ne esca, perfino, con “Maremma maiala”.

Boris JohsonBoris l’europeo

“Sono europeo – ha dichiarato, al “Daily Telegraph”, il sindaco di Londra, Boris Johson – e per questo dico no alla Ue”.

Se fosse stato anti-europeo, alla Ue avrebbe detto sì?

Uccidete quella burocrazia

“L’impresa “Bifrangi” – che, in sei sedi in quattro Paesi, dà lavoro a mille persone ed è in continua espansione – avrebbe voluto installare a Mussolente, suo stabilimento storico nel Vicentino, il più grande maglio esistente al mondo (1.500 tonnellate capaci di esercitare una pressione di 55 mila tonnellate) con la prospettiva di creare altri 500 posti di lavoro e 1000 nell’indotto”.

Ma perché “avrebbe voluto installare” e non “installerà”? Perché glielo ha impedito e continua ad impedirglielo, in tutti i modi, la solita incartapecorita e obnubilata madama burocrazia. Con il risultato di costringere l’impresa “Bifrangi” a dirottare il gigantesco maglio in un suo stabilimento già nel Texas e di allargarsi anche, anzichè in Italia dove ci sarebbe bisogno di occupare personale, in due stabilimenti in Carinzia. Dove è stata accolta con tutti gli onori perché, lì, la burocrazia non è né incartapecorita né obnubilata. Il “premier” Renzi continua a proclamare, giustamente, che “bisogna smetterla con la burocrazia che ostacola”. Poi però, quando si verificano episodi anche clamorosi come quello dell’impresa “Bifrangi”, dopo i proclami che fa?


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