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Ranieri il gentleman di Testaccio

Nel giorno in cui tutti celebrano l’impresa di mister Ranieri che ha portato alla vittoria il Leicester in Premier League ci piace ricordarlo con questo brano del nostro Alvaro Colombi, tratto dal suo libro (esaurito) I quartieri in giallorosso (Edizioni Cofine, Roma, 2009).

Il gentleman tornato dal freddo

La macelleria del signor Ranieri, conosciuto nel quartiere come “er sor Mario”, si trova in via Luca della Robbia, in pieno Testaccio, vicino alla storica trattoria di Felice. Uno dei due figli, Claudio, classe 1951, gioca a calcio nel “Dodicesimo Giallorosso”.
Claudio-RanieriDa qui alla Roma il passo è brevissimo ma la sua carriera di difensore laterale, a parte le sole sei partite in giallorosso, la spende quasi tutta lontano dai riflettori, in provincia: a Catanzaro, unico giocatore con quella maglia a disputare 128 partite in serie A, a Catania e a Palermo. Da allenatore, al contrario, riesce a calcare palcoscenici importanti, in Italia (Cagliari, Napoli, Fiorentina, Parma) e all’estero (Valencia, Atletico Madrid e  Chelsea).

Una domenica d’inverno di diversi anni fa, con l’aria di chi sta aspettando qualcuno, lo scorgo all’Olimpico davanti all’ingresso delle gradinate dei distinti, pochi minuti prima di Roma-Livorno. Penso subito che il Valencia, la squadra che allena, forse ha giocato il sabato. A parte questo e il fatto che, stranamente, passi così inosservato, non mi spiego perché non assista alla partita dalla tribuna. I suoi colleghi vi rinuncerebbero difficilmente. Gli passo vicino e lo saluto con un “salve”. Lui ricambia cordialmente.

Questo “ragazzo per bene, nobile e onesto”, come lo definisce la stampa inglese, si congeda dal Chelsea  senza aver vinto trofei ma con parecchie soddisfazioni. Non sono poca cosa, infatti, un secondo posto in Premier League e una semifinale di Champions, e il gran bel ricordo che lascia nei tifosi londinesi.

51JsB7ChHYL._SX331_BO1,204,203,200_La sua autobiografia Proud man walking, scritta a quattro mani con Massimo Marianella, ventimila copie vendute con ricavi interamente devoluti ad un ospedale londinese per bambini, racconta la sua esperienza di allenatore fino allo “Stamford Bridge”.

All’apice della sua carriera di tecnico, in seguito alle note vicende culminate nella retrocessione in serie B, Claudio Ranieri viene chiamato a risollevare le sorti della Juventus.

Osservo con compiacimento che dopo Cesare Romiti, incontrastato numero due della Fiat per diversi lustri, per rimettere a posto le cose nel settore calcio il gruppo Agnelli deve puntare su un altro romano “romanista”.  Una collaborazione all’apparenza solida, soprattutto dopo il ritorno in serie A, che si conclude però amaramente nel campionato 2008-2009, a due sole giornate dal termine, quando la società bianconera, con una decisione tanto inaspettata quanto estranea al suo famoso “stile” (esiste ancora?) esonera l’allenatore romano e affida la squadra a Ciro Ferrara.

https://abitarearoma.it/claudio-ranieri-sir-nato-campi-testaccio/


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