Rassegna d’arte al Senato della Repubblica

Il 10 settembre 2019 tavola rotonda “Nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI SECOLO” a cura di Marco Manzo, tattoo/artista

Martedì 10 Settembre 2019 dalle ore 09.30 si terrà presso la Sala degli Atti Parlamentari “Giovanni Spadolini “al Senato della Repubblica (piazza della Minerva 38), una rassegna a cura di Marco Manzo, su iniziativa di Fondazione Charta, volta a definire e presentare i nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea italiana, che si sta avviando (a detta di molti) verso un nuovo rinascimento ed una nuova credibilità internazionale.

Marco Manzo, artista, scultore, designer, visual artist e tatuatore italiano tra i più famosi, nell’occasione presenterà il suo Manifesto dello stile ornamentale con un focus particolare sulla sua attuale partecipazione alla 58 Biennale d’Arte di Venezia. In sala saranno presenti alcune delle sue celebri sculture.

La giornata inizierà con la presentazione dell’intera produzione artistica di Manzo del quale alcune opere in bronzo, alluminio e marmo saranno presenti in sala, con uno speciale focus sulla sua attuale partecipazione alla Biennale di Venezia, Padiglione Guatemala con la sua istallazione “Il muro del silenzio” in cui tratta il tema del femminicidio, con proiezione della performance “Il Valore sociale del tatuaggio”, ma anche con immagini di opere di alcuni dei maggiori rappresentanti della Storia dell’Arte del secolo corrente.

Seguirà la tavola rotonda “Nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI SECOLO” che definirà l’attuale panorama, anche attraverso contaminazioni tra scultura, pittura, tatuaggi, musica, poesia, street art, videoarte, arti grafiche, motori, design e architettura.

In qualità di Curatore, Manzo introdurrà eminenti critici, storici dell’arte e scrittori, che daranno il loro contributo allo studio della collocazione delle nuove forme d’arte anche in ambito sociale e culturale: GIORGIO DI GENOVA, storico, scrittore e critico d’arte, autore della “Storia dell’arte italiana del 900” e commissario in due edizioni della Biennale di Venezia; PIETRO ZOCCONALI, giornalista e Presidente Associazione Nazionale Sociologi che commenta: “Il tatuaggio, da vezzo di nicchia, si è trasformato in fenomeno sociologico; ciò è dovuto alla società “liquida” (Bauman) in cui stiamo vivendo e alla sensazione di sbandamento da parte dell’uomo di oggi, che si rifugia sul suo corpo scolpendovi a caratteri cubitali le proprie certezze.”

CARLA GUIDI giornalista e scrittrice;nENNIO CAVALLI, scrittore, giornalista e poeta; STEFANIA PIERALICE, critica d’arte e curatrice, attualmente presso il Padiglione Guatemala alla 58esima Biennale d’Arte di Venezia; DANIELE RADINI TEDESCHI, critico d’arte e curatore, attualmente presso il Padiglione Grenada alla 58esima Biennale d’Arte di Venezia; ELISEO GIUSEPPIN, Presidente ART www.associazionetatuatori.it e Carlo Ercoli, storico dell’arte.

Seguiranno singoli interventi e presentazioni di libri:

Giorgio Di Genova presenterà il suo “Interventi ed erratiche esplorazioni sull’arte. La dialettica del mestiere di un critico. Secondo volume.”(Gangemi editore, 2019). In questo secondo volume di raccolta dei suoi scritti, oltre all’inedito saggio sul rapporto tra immagine e scrittura, ha inserito approfonditi testi sull’Arte concreta e sulla poco nota Arte Madì. Inoltre testi sull’esaltazione del Fascismo nelle Biennale di Venezia, sulla pop art, sull’arte erotica, sull’arte del collage, sulla mostra da lui curata sulla Divina Commedia (ultimi 4 canti dell’Inferno), sull’arte al femminile, nei quali mette in rilievo l’origine femminile della pittura e della scultura fittile, più recensioni di libri sulla cartapesta e sulla calcografia, nonché addii ad artisti (da Warhol a Vacchi) ed a Palma Bucarelli. Il tutto condito da interviste, quella fatta all’iperrealista James Rosenquist nel 1967 e quella concessa sulla Biennale del 1984, in cui era commissario per il Padiglione Italia, presentazioni di personali, un battesimo espositivo, ma anche stroncature ed editoriali apparsi sulla rivista “Terzo Occhio”, da lui fondata nel 1975.

Stefania Pieralice e Daniele Radini Tedeschi, con presentazione di Carlo Ercoli su “Atlante dell’Arte contemporanea” (De Agostini), monumentale volume di mille pagine dedicato alla completa mappatura del contesto artistico italiano. Un testo che si inserisce nel quadro internazionale come unico strumento di art/economy, dedicato ai rapporti tra arte e finanza, collezionismo e mercati, sistema ed industria. Il volume è strutturato in diverse sezioni: dagli schedari sui principali artisti italiani operanti tra il 1950 e il 2019 con relativi apparati fotografici fino ad una selezione delle più significative Gallerie d’arte italiane.

Carla Guidi presenterà il suo: “Città reali, città immaginarie” (Robin Edizioni, 2019) soprattutto una focalizzazione sulle migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene; street art, tatuaggio e cosplayer, forme d’arte sempre meno inquadrabili in categorie ben definite, ma rese ancora più necessarie per simbolizzare l’indicibile, in un mondo dove le informazioni ed in particolare, le immagini, sono sempre più pervasive, eterogenee ed estranianti. Il libro è illustrato dalle foto di Valter Sambucini con una nota introduttiva dei sociologi Franco Ferrarotti e Pietro Zocconali, Presidente A.N.S ed alcuni articoli tra i quali quello dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin, sulla diffusione geografica del tatuaggio nella preistoria, e dell’artista Marco Manzo.

Ennio Cavalli presenterà “Se ero più alto facevo il poeta”, (La Nave di Teseo, 2019) raccolta di poesie anche dedicate alle nuove forme d’arte, con in copertina un’opera di Francesca Boni, Marco Manzo ed Atelier Contesini.

Marco Manzo presenterà il libro del suo “Manifesto del tatuaggio ornamentale, che vive su corpo e su scultura” (Effigi Edizioni, 2018), stile di cui è precursore e teoreta, che raffigura il corpo femminile non più come il soggetto da rappresentare, bensì come corpo che diviene scultura in movimento, rispettando la sua spiritualità ed esaltando la sua bellezza, sottolineandola, non gestendo ma interpretando il suo mondo interiore.

E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE, inviando una mail a nuovilinguaggiarte@gmail.it


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