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“Mamma Rai” e “Babbo Stato” – L’imbroglio delle “slot machine” – …Anche con le “paghette” dei ragazzi – Se la fiducia vale più della coscienza – La nuova filosofia di Massimo Cacciari – Calenda e Calende

Fatti e misfatti di maggio 2016

“Mamma Rai” e “Babbo Stato”

“Ultimi giorni – ormai – per far conoscere con un modulo, all’ Agenzia delle entrate, i buoni motivi per i quali uno non deve trovarsi inserito il canone della Rai nella bolletta della luce”.

Attenzione, però, a che i motivi della richiesta esenzione siano davvero buoni. Attenzione perché – come fatto presente nel “portale” di consulenza “La legge per tutti” – accertati mancati buoni motivi comporterebbero non solo un successivo pagamento del canone con tanto di multa e di interessi, ma un reato penale, la cui sanzione può arrivare fino a sei anni di carcere, in quanto quei mancati buoni motivi equivarrebbero ad una falsa testimonianza a pubblico ufficiale. Ma – potrebbe osservare qualcuno – se non viene ritenuta un reato penale, ma solo un illecito tributario per il quale sono previste sanzioni di carattere amministrativo, una evasione fiscale al di sotto di 150 mila euro. Se non reato penale un’evasione al di sotto di 150 mila euro, insomma, perché reato penale l’evasione di appena 100 euro di canone Rai? Cercare di ingannare e di derubare “Mamma Rai” – per il Governo che ha inventato il canone nella bolletta della luce e l’eventuale richiesta di esenzione all’Agenzia delle entrate – è, evidentemente, molto più grave e punibile del cercare di ingannare e di derubare “Babbo Stato”. Da non credere.

L’imbroglio delle “slot machine”

“Le “slot machine” – così nella “Legge di stabilità – dovranno subire un taglio, in quattro anni, del 30%. Scendere, cioé, dalle esistenti 378.109 a 264.676”.

Ok? Niente ok. Perché prima i concessionari se ne sono usciti con il dichiarare che loro avevano nei magazzini circa 46 mila “slot” e che, dunque, il conto non andava fatto solo sulle 378.109 in esercizio, ma anche sulle quelle 46 mila circa in magazzino. E, perciò, su circa 424 mila in totale. E perché poi, dopo una danza contraddittoria di circolari e di controcircolari, l’Agenzia delle entrate – mettendosi incredibilmente sotto i piedi, addirittura, la decisione del Parlamento – è arrivata a stabilire che le “slot” sulle quali dovrà calcolarsi il taglio del 30% in quattro anni saranno, alla fine, 418.210. Non solo: a stabilire, anche, che il taglio sarà spostato a partire dal primo gennaio del prossimo anno. Per tutto il 2016, dunque, resteranno ancora in vita, tranquillamente, quelle 418.210 “slot”, il 10% in più rispetto allo scorso anno, una ogni 143 italiani. Altro, dunque, che 265 mila, al massimo, entro il 2019, una ogni 225 italiani. Ma di che cosa meravigliarsi? Questa è l’Italia, questo il Governo che si fa mettere i piedi sopra dall’Agenzia delle entrate, questa la forza delle “lobby”. Della “lobby”, in questo caso, che è arrivata ad incassare – oltre che con le “slot machine, con i “poker on line” e con le scommesse – sui 17-18 miliardi l’anno. Di cui 9 “girati”, per imposte, allo Stato. Quello Stato che, alla fine dei giochi, resta – come lo hanno giustamente definito, sul “Corriere della sera”, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella – il primo vero biscazziere. Con un Matteo Renzi il quale, dopo avere firmato anni fa la proposta di legge di iniziativa popolare contro un fenomeno da lui definito “pazzesco e allucinante”, quel fenomeno, con un abile “gioco delle tre carte”, ha invece lasciato sopravvivere. Ha lasciato, anzi, si alimentasse ancora una volta. Vergognosamente.

…Anche con le “paghette” dei ragazzi

“Intanto – come ha lanciato l’allarme la ricercatrice del Cnr di Pisa, Sabrina Molinaro – è sempre più preoccupante il numero degli adolescenti che “è preso” dal gioco d’azzardo”.

I ragazzi che giocano d’azzardo – secondo la ricercatrice Sabrina Molinaro – sono ormai il 51% e, dunque, uno su due. Le ragazze non hanno raggiunto questa percentuale, però sono passate dal 27 al 31%. Allo Stato, tuttavia, sembra non interessare. O, meglio, sembra interessi molto, cinicamente, intascare anche le “paghette” dei più giovani. E poi uno dice “Governo ladro”. Anche quando non piove.

UNIONI CIVILI: RENZI, PRESTO UNA LEGGESe la fiducia vale più della coscienza

Approvata definitivamente – alla Camera – la legge sulle unioni civili”.

Incivilmente, però, strozzando il dibattito e con un ennesimo voto di fiducia. Sarebbe stato più eticamente corretto, se una legge di tale portata fosse stata approvata, invece, con un palese voto di coscienza.

La nuova filosofia di Massimo Cacciari

“La riforma costituzionale – così il filosofo e politico Massimo Cacciari durante la trasmissione “8 e mezzo” – è una grandissima sciocchezza (ma lui ha sintetizzato il giudizio con una sola parola volgare che con comincia con “put”) e, però, la voterò ugualmente”.

Massimo Cacciari, dunque, dal “pensiero negativo” al “pensiero incoerente”.

Calenda e Calende

“Carlo Calenda – da ieri – è il nuovo Ministro per lo sviluppo economico”.

A Bruxelles, dove Carlo Calenda era stato inviato appena poco tempo fa come nuovo rappresentante dell’Italia, sono rimasti sorpresi e quasi offesi. E perché? Carlo Calenda – avrà forse avuto voglia di rispondere il “premier” Renzi – miha potea lassasse lì, Maremma furia, fino alle “Calende greche”.


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