Rischi idrogeologici, Figliomeni (Misto): “Si istituisca un servizio di prevenzione”

“La città di Roma è sempre più esposta a rischi idrogeologici che determinano movimenti gravitativi franosi, di voragini, di allagamenti, che sono un rischio per la pubblica incolumità di beni e persone. Sono stati numerosi i casi avvenuti in questi ultimi anni, vedi le numerose voragini che si sono aperte in zona Montagnola lungo le strade di scorrimento, la mostruosa voragine apertasi in zona Balduina dove sono stati evacuati alcuni palazzi a rischio crollo, quella apertasi in zona Centocelle dove una betoniera è stata letteralmente inghiottita, che sono soltanto alcuni degli esempi più eclatanti che hanno interessato la città. E’ necessario altresì intervenire per risolvere le tante criticità presenti nel fiume Tevere che, a causa dei tanti barconi presenti sui fondali, potrebbe causare delle esondazioni. Tra l’altro recentemente l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale insieme con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e l’Associazione Italia Nostra, hanno segnalato il pericolo incombente nei municipi I e II, chiarendo che il centro storico è attraversato da numerose falde idriche. Un fatto preoccupante di cui ci siamo già interessati in passato con un’interrogazione in cui chiedevamo l’ampliamento di personale tra i geologi comunali, ma su cui visti i fatti recenti siamo ritornati con una mozione per chiedere all’Assemblea Capitolina di attivarsi con urgenza per l’individuazione di misure concrete finalizzate all’istituzione del Servizio Geologico Capitolino, come struttura sovraordinata rispetto all’organizzazione dipartimentale in grado di riunire tutte le competenze oggi frammentate all’interno di diverse strutture; di avviare con urgenza di concerto con Acea Spa un programma di manutenzione dei corsi d’acqua e del reticolo secondario per garantire il loro massimo deflusso sia in superficie che nelle reti fognarie, e di procedere per la prevenzione del rischio alluvioni all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile; di intervenire con azioni tempestive nelle zone a maggior rischio con fossi e canali, per scongiurare allagamenti di sottopassaggi, locali al pianterreno e aree archeologiche”.

Lo dichiara Francesco Figliomeni, presidente Gruppo Misto in Campidoglio.


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